In attesa della riunione dei Progressisti chiamati a decidere sulla candidatura di Alessandra Todde, il campo largo inizia a perdere pezzi in vista delle regionali 2024.

Liberu lascia il tavolo della coalizione di centrosinistra prima ancora della riunione di giovedì, proprio in polemica con la scelta di candidare l’ex sottosegretaria e viceministra pentastellata.

L’annuncio arriva con una nota diffusa dalla segretaria Giulia Lai, in cui si ripercorre la genesi del tavolo, la richiesta del partito indipendentista di svolgere le primarie e la scelta di appoggiare Soru: «Giovedì – si legge nella nota – non parteciperemo al tavolo. Quella di ieri era una riunione di ratifica di decisioni prese da altri, abbiamo preso atto della volontà dei partiti che hanno deciso la candidatura di Todde di sottrarsi a un confronto democratico con gli altri candidati proposti».

Primarie che erano «necessarie per far comprendere le idee, i programmi e la visione di Sardegna dei candidati, un confronto che avrebbe portato l’elettorato della sinistra sarda ad essere partecipe della scelta del candidato migliore».

Ancora: la riunione di ieri è stata «un ipocrita tentativo di far ratificare alle sigle del tavolo una candidata decisa mesi fa in altre sedi». La candidatura della Todde è stata «stabilita a Roma», ma «si è voluto far credere che fosse decisa qui democraticamente in Sardegna».

In vista delle regionali, continua Liberu, «il nostro lavoro proseguirà per portare nel parlamento dei sardi la voce dell’indipendentismo, della sinistra genuina, della militanza per l’ambiente, del femminismo non strumentale, della salvaguardia dei diritti nazionali e sociali del popolo sardo».

Per domani sera (mercoledì) è atteso il confronto interno ai Progressisti, giovedì la coalizione si riunisce nuovamente e a quel punto dovrebbe candidare ufficialmente Todde.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata