Preferenze: oltre 2 milioni per Giorgia, exploit Salis e Vannacci
In Forza Italia oltre 392mila consensi personali per Tajani, non brilla Moratti. Per i dem flop Tarquinio, Bonaccini supera SchleinPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dati ormai per stabilizzati i voti degli italiani alle Europee, la partita adesso si gioca sulle preferenze e sui nominativi di chi formerà la pattuglia di 76 parlamentari pronti a rappresentare l’Italia a Strasburgo.
Giorgia Meloni, come era facile pronosticare, è la primatista assoluta di consensi personali con oltre 2 milioni e trecentomila preferenze, essendosi schierata come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni.
La premier, che cederà poi il suo seggio ad altri componenti della liste, non raggiunge però il primato di consensi personali stabilito da Silvio Berlusconi nel 1999 con tre milioni di voti.
In casa Lega il generale Roberto Vannacci stacca tutti, superando il mezzo milione di consensi con record nella circoscrizione Nord Ovest (186.505).
Gli elettori dem bocciano invece l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, che rischia di non essere eletto, mentre premiano Cecilia Strada: al Nord Ovest la figlia del fondatore di Emergency raccoglie quasi 283mila preferenze e supera il sindaco uscente di Bergamo Giorgio Gori (210.702). Dovrebbe invece riuscire ad entrare in Europa Lucia Annunziata (quasi 241mila preferenze).
Elly Schlein, candidata al Centro e nelle Isole supera di poco i 200mila voti; fa meglio della segretaria Stefano Bonaccini che nella «sua» Emilia porta a casa più di 380mila preferenze.
Ilaria Salis, l'attivista di origine sarda che si trova ai domiciliari a Budapest, supera i 176mila voti (176.397) nelle due circoscrizioni dove è candidata con Avs, il Nord-Ovest, dove è capolista, e le Isole.
In Forza Italia il recordman delle preferenze è Antonio Tajani con oltre 392mila preferenze. A Nord Ovest non brilla Letizia Moratti (ma è seconda con oltre 41mila voti) mentre l'endorsement dell'ultima ora di Umberto Bossi a favore dell'ex leghista Marco Reguzzoni non sortisce effetti miracolosi: poco più di 7mila voti.
L’ex premier Matteo Renzi raccoglie sul suo nome quasi 193mila preferenze ma la lista Stati Uniti d'Europa resta al di sotto della soglia di sbarramento del 4%.
Nel M5S l'unico nome ad emergere è quello dell'ex presidente Inps Pasquale Tridico, capace di assommare nella circoscrizione Sud oltre 117mila preferenze.
(Unioneonline/v.l.)