«Non è stato facile attraversare l’inferno».

Antonello Peru torna nell’aula del Consiglio regionale, dopo la sospensione per gli effetti della legge Severino e il reintegro successivo all’assoluzione in appello dal reato di tentata concussione.

«In questa nobile casa vorrei dire qualcosa perché per troppo tempo non l’ho potuto fare», ha esordito, «non mi interessa sapere chi pagherà o mi restituirà tutto, ciò che è passato non esiste più».

«Non è stato facile attraversare l'inferno - ha raccontato Peru -. Essere spiati, chiusi in una cella, allontanati dagli affetti e sbattuti fuori dal proprio lavoro, calpestando il mandato elettorale. Non porto rancori e ringrazio pubblicamente tanti di voi per i tanti messaggi di solidarietà e vicinanza».

Nell’intervento di Peru non è mancato un attacco a Marco Tedde, il consigliere che lo ha sostituito per un anno: «Prima mi ha mandato messaggi di vicinanza e solidarietà, poi ha fatto ricorso contro di me, chi si comporta così non merita di rappresentare i sardi».

A conclusione del suo intervento, Peru ha voluto dedicare il suo ritorno in Aula a Giorgio Oppi, «che sto ricordando insieme al collega Tunis presentando la nostra nuova forza politica che vuole rendere protagonisti i cittadini», ha detto riferendosi al nuovo soggetto fondato dai due consiglieri Sardegna al centro 20Venti. 

(Unioneonline/L)

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