"Se la direzione del 3 maggio darà il via libera al confronto con i Cinque Stelle penso sia giusto che l'eventuale esito finale di questo lavoro venga valutato anche dalla nostra base nei territori con una consultazione".

Con queste parole Maurizio Martina ha parlato dei possibili prossimi sviluppi interni al partito, a distanza di qualche giorno dal colloquio con il presidente della Camera Roberto Fico, che aveva ricevuto da Sergio Mattarella il mandato di sondare le possibilità di un ipotetico governo a maggioranza Pd-Movimento 5 Stelle.

Una chiara apertura da parte del segretario reggente del Partito Democratico a un possibile referendum tra gli iscritti.

"Il 3 maggio non dovremo decidere se fare o non fare un governo con M5S ma se iniziare un confronto - ha aggiunto il politico bergamasco -, entrare nel merito delle questioni, capire se ci possono essere punti d'intesa. Siamo forze molto diverse e la strada è in salita. Ma i presunti vincitori del voto del 4 marzo non hanno offerto prospettive e ipotesi concrete per il Paese. Credo che arrivati a questo punto sia giusto capire se esiste la possibilità di un confronto".

"Io sono molto preoccupato sia di un governo con Salvini come socio di riferimento che di una precipitazione al voto anticipato nei prossimi mesi. L'Italia non può permettersi questi scenari", ha spiegato ancora il segretario reggente.

"Io difenderò sempre il lavoro fatto dai governi Pd di questi anni che hanno portato l'Italia fuori da una grande crisi. Ci sono tante cose da fare ancora. Ora il tema è quello di sfidare i 5 stelle sui nostri temi e capire se esiste la possibilità di un'agenda condivisa di impegni per l'Italia su alcune priorità essenziali", ha poi concluso.

(Unioneonline/F)

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