06 gennaio 2014 alle 09:19aggiornato il 06 gennaio 2014 alle 09:19
Parla il medico che ha operato Bersani"Intervento difficile: prognosi riservata"
L'intervento a cui è stato sottoposto l'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani è stato "complesso".Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lo ha definito così Ermanno Giombelli, il neurochirurgo che ha operato Pier Luigi Bersani all'ospedale Maggiore di Parma. L'intervento è cominciato attorno alle 18.30 ed è finito verso le 22. L'operazione chirurgica è sostanzialmente servita per chiudere, con una specie di clip, la malformazione cardiovascolare, un aneurisma all'arteria cerebrale, le cui caratteristiche non potevano essere trattate in maniera endovascolare. Una malformazione che potrebbe essere congenita visto che c'è una familiarità. "Nelle prossime ore - ha detto Giombelli - faremo una tac di controllo. Per il momento è presto per esprimere pareri assoluti, la prognosi rimane riservata e sicuramente non la scioglieremo prima di 72 ore. In queste situazioni andiamo avanti di 24 ore in 24 ore". L'emorragie vengono calcolate in una scala da uno a quattro e quella di Bersani era al grado tre. I danni neurologici da uno a cinque, e in questo caso il grado raggiunto era il due. Il fatto che Bersani sia sempre rimasto cosciente e che sia andato tempestivamente al pronto soccorso è considerato un fatto positivo dai medici. Danni definitivi, ha detto Giombelli, "non ne presumiamo, ma dobbiamo vedere le indagini successive perché il rischio è rappresentato dalle ischemie cerebrali: ma il fatto che sia sempre cosciente è un fatto positivo, siamo abbastanza ottimisti". L'ospedale di Parma diffonderà un nuovo bollettino medico domani intorno alle 11.
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