La frase di Luigi Di Maio sul conflitto d'interessi ha allertato e non poco Silvio Berlusconi e Mediaset.

Tanto che Paolo Liguori, direttore di Tgcom24, ha sferrato un durissimo attacco al capo politico pentastellato nel corso della sua trasmissione 'Fatti e Misfatti': "Sono testimone oculare, ho assistito di persona a una rassicurazione di Luigi Di Maio qualche giorno prima del voto, in campagna elettorale, e aveva detto che non avrebbe mai toccato Mediaset", ha dichiarato il giornalista, che poi ha rincarato la dose.

"In un colloquio privato - ha aggiunto Liguori - davanti a testimoni, tra cui anche un suo importante consigliere e deputato dei 5 Stelle, mi ha detto queste parole: ' Mi devi credere, non cambieremo la nostra linea sulle televisioni. Avevamo un vecchio programma che ormai è stato superato. Sono cambiati i vertici, ora comando io e quel programma è cambiato, non toccheremo mai Mediaset'".

Nel colloquio, ha concluso Liguori, "Di Maio aveva detto che stava pensando a qualcosa per la Rai ma non per Mediaset".

Un duro attacco quello del giornalista. Se fossero confermate, le parole di Di Maio ("Sono cambiati i vertici, ora comando io e quel programma è cambiato") basterebbero a spazzare via anni e anni di illusioni degli elettori pentastellati, convinti di partecipare direttamente alla stesura del programma tramite la piattaforma Rousseau.

LE PAROLE DI DI MAIO E LA REPLICA DI BERLUSCONI - “Bisogna mettere mano a questo continuo conflitto di interesse che c’è in Italia. Penso ad esempio al fatto che Berlusconi usando le sue tv continua a mandare velate minacce a Matteo Salvini”, aveva dichiarato il capo politico pentastellato. Guadagnandosi la risposta stizzita di Salvini ("Grazie ma so difendermi da solo") e quella infuriata di Silvio Berlusconi ("Un linguaggio da esproprio proletario anni '70, un pericolo per la democrazia e la libertà").

(Unioneonline/L)

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