Dopo l’ultimatum ad Augusto Navone, leader della minoranza a Olbia, il protagonista va al contrattacco: "Oggi il Consiglio comunale ha espresso una posizione che ha solo un livello di descrizione: eliminare dalla vita del Consiglio il capo della Grande Coalizione Civica che è leader della minoranza e che ha conseguito oltre 14mila consensi". Stamattina, con i soli voti della maggioranza, l’assemblea lo ha messo alla porta dichiarando l'incompatibilità fra il suo ruolo di consigliere comunale e quello di direttore dell'Area Marina Protetta Tavolara, ente in cui il Comune detiene il 50% di quote del Consorzio di gestione.

"È un attacco frontale al più basilare principio democratico che consente a chi è stato eletto di fare la naturale azione di opposizione all'operato della maggioranza. Si è generato un precedente che non era stato mai utilizzato in situazioni analoghe, ed è stata scritta una pagina bruttissima che, colpendo me, lede tutta la minoranza nonché la città che noi rappresentiamo. Si apre una stagione molto complessa per le dinamiche del Consiglio Comunale e per la vita politica ed istituzionale della città".

Navone adesso ha dieci giorni di tempo per comunicare al Consiglio la sua scelta fra il ruolo di direttore dell'Amp e quello di consigliere comunale. La contestazione è nata da due cittadini e da lì il dubbio sulla incompatibilità, mentre lui ha sempre sostenuto che non esistano i presupposti presentando anche il parere di un avvocato.

(Unioneonline/s.s.)

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