Augusto Navone, candidato sindaco per la Grande coalizione civica alle ultime elezioni, è fuori dal Consiglio comunale di Olbia, a meno che non decida entro dieci giorni di rinunciare al suo lavoro di direttore dell’Area marina protetta di Tavolara Capo Coda Cavallo (che fa capo a un Consorzio di gestione che vede il Comune di Olbia, insieme a quelli di Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, tra i componenti).

Lo ha deciso questa mattina la civica assemblea con i soli voti della maggioranza (17) mentre i consiglieri di opposizione hanno abbandonato la seduta in segno di protesta.

Il caso era stato sollevato da due cittadini, con riferimento all’art.63 del Testo unico degli enti locali, e ha infiammato l’Aula fin dalla seduta di insediamento.

Le due relazioni dell’Ufficio legale del Comune e della segretaria comunale, con un’analisi del caso, rimandavano la decisione al voto dell’assemblea. Augusto Navone ha presentato le sue controdeduzioni con un parere dell’avvocato Benedetto Ballero a sostegno della compatibilità della carica di consigliere con l’incarico professionale di direttore dell’Amp. Sotto il profilo tecnico, l’Area marina protetta di Tavolara, in base a questa interpretazione, non sarebbe controllata dal Comune di Olbia. Ma Navone, insieme alla sua coalizione, fonda la sua battaglia anche sotto il profilo politico giudicando “gravissima” l'estromissione del capo dell’opposizione.

Di parere opposto i consiglieri di maggioranza che hanno votato compatti per l’incompatibilità, compreso il presidente del Consiglio, l’avvocato Marzio Altana che ha espresso dichiarazione di voto. L’opposizione ha abbandonato l'aula per la votazione ed è poi rientrata per il proseguo dei lavori.

Augusto Navone ha dieci giorni per rimuovere la causa di incompatibilità e se vuole restare in Aula deve rinunciare alla direzione dell’Amp. Il leader della Grande coalizione civica ha però annunciato che farà ricorso al Tar.

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