Una fumata nera per l'elezione del Presidente dell'assemblea e una giunta "dimezzata", con soli 5 assessori su 12 nominati ufficialmente.

Non è riuscita a decollare del tutto la 16esima legislatura, nel corso della prima seduta del consiglio regionale uscito dalle elezioni dello scorso 24 febbraio.

Segno che le forze della maggioranza - Psd'Az, Lega, Forza Italia, Fdi, Udc, Riformatori sardi, Fortza Paris, Uds, Energie per l'Italia, Sardegna 20Venti - non hanno ancora trovato la quadra su pesi, equilibri e, dunque, nomi.

Quanto basta per dare l'assist all'opposizione per lanciare i primi attacchi.

Desirè Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha avuto modo di sottolineare "l'evidente spaccatura" che emerge "chiaramente" all'interno della maggioranza". Aggiungendo: "Il sintomo è chiaro: Forza Italia e Lega non trovano l'accordo".

Dal centrosinistra, punge anche Massimo Zedda: "Dicevo in campagna elettorale che il rischio serio sarebbe stato quello di avere un presidente di Regione in balia di un partito, la Lega Nord, che ha interessi altrove, nel Settentrione d'Italia. Quindi una Sardegna in balia dei ricatti, dei laccio, dei lacciuoli, dei vincoli e delle prese di posizione di un partito come la Lega che renderà difficile lavorare per l'Isola e per i sardi".

Dal canto proprio, il governatore fresco di giuramento assicura che dietro alla "giunta dimezzata" non ci sono liti, bensì volontà di approfondire.

"Sto facendo - le sue parole - un supplemento di istruttoria su alcune figure e sto anche chiedendo alle forze politiche che vi sia una partecipazione in un settore piuttosto che in un altro".

Al momento la sua squadra è composta da Alessandra Zedda di Forza Italia al Lavoro, Mario Nieddu della Lega alla Sanità, Giuseppe Fasolino di Forza Italia alla Programmazione, Gianni Lampis di Fratelli d'Italia all'Ambiente, e Gianni Chessa del Psd'Az al Turismo.

Un nuovo vertice di maggioranza è in programma domani.

(Unioneonline/l.f.)

IL PROGRAMMA DI SOLINAS:

GLI ASSESSORI:

© Riproduzione riservata