Contro le Circolari ministeriali che hanno stabilito che per accedere ai seggi e votare domenica prossima la mascherina resta "fortemente raccomandata", si è scagliato il Comitato Promotore Giustizia Giusta, associazione promossa dal Movimento politico "Lega per Salvini Premier" e dal "Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito", con il deposito nella serata di ieri di un ricorso al Tar del Lazio.

Visto l'approssimarsi delle elezioni, è stata chiesta una decisione cautelare urgente monocratica; non è escluso che già in mattinata possa esserci la pubblicazione del provvedimento.

IL RICORSO – Con il ricorso in questione si chiede la sospensione delle Circolari del Ministero dell'interno dell'11 e del 18 maggio scorsi, nonché del "Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2022". Atti con i quali sono state adottate "disposizioni relative alle specifiche modalità operative e precauzionali ai fini dello svolgimento delle operazioni di votazione - si legge nel ricorso - stabilendo, tra l'altro, l'obbligo per gli elettori e per gli altri aventi diritto all'accesso al seggio di indossare la mascherina chirurgica durante tutto il tempo di permanenza presso la sezione elettorale".

Contestato anche il fatto che sia stato "previsto di munire ciascuna sezione elettorale di una dotazione di mascherine idonea a coprire il fabbisogno di una quota di elettori pari (soltanto) al 20% degli aventi diritto, probabilmente nella consapevolezza che l'imposizione del predetto obbligo a pochi giorni dal voto avrebbe potuto comportare, in assenza di adeguati accorgimenti, una indebita ed illegittima limitazione del diritto sancito e tutelato dall'art. 48 della Costituzione".

(Unioneonline/v.l.)

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