Marino assolto, Renzi e Orfini non chiedono scusa: "Fu scelta politica"
Soprattutto Orfini è stato preso di mira sui social dopo l'assoluzione dell'ex sindaco che fu fatto fuori dai dem con un atto notarilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lo scontro è tutto interno al Pd dopo l'assoluzione di Ignazio Marino, prosciolto in via definitiva dalla Cassazione per la vicenda degli scontrini.
L'ex sindaco di Roma fu fatto fuori dagli stessi dem con un atto notarile, senza neanche passare dal consiglio comunale.
Scelta dei vertici del partito, all'epoca guidato da Matteo Renzi a livello nazionale, e da Matteo Orfini a Roma.
Ma entrambi si rifiutano di chiedere scusa all'ex primo cittadino.
"Non si può dire che l'esperienza di Marino è stata chiusa dalla vicenda scontrini, perché su quello gli attacchi venivano dai M5S, da uno che portava le arance e ora è agli arresti. Fu una scelta politica", ha affermato Matteo Renzi.
Dello stesso tenore le parole di Orfini: "Non mi scuso, quella scelta l'ho assunta spiegando subito che non era legata all'inchiesta: Marino non era adeguato, stava amministrando male Roma".
Frase prontamente smentita da chi a quella riunione in cui il Pd romano decise di far fuori l'allora sindaco ha partecipato, Estella Marino: "Io c'ero, a quella riunione convocata dal Commissario (Orfini, ndr) nella sede nazionale del partito, e la sua introduzione partì dalla questione scontrini. Il grimaldello fu quello, tanto che nel mio intervento dissi che era ridicolo parlare di scontrini, che c'era un problema politico enorme - anche nell'inesistente rapporto tra segretario nazionale e sindaco - e che si doveva affrontare quello".
D'altronde Orfini è stato massacrato sui social dagli stessi elettori dem, che non gli perdonano il modo in cui è stato fatto fuori Ignazio Marino consegnando di fatto la città al Movimento 5 Stelle. Un "capolavoro" politico di cui Orfini non sembra tuttavia pentirsi.
E Marino, dal canto suo, non appare certo dispiaciuto per le mancate scuse: "Non ho nulla da perdonare e non ho critiche da accettare da chi ha portato alla rovina il Pd consegnando Roma e il Paese al populismo. Se a maggio trionferanno Cinque Stelle e destra sovranista sapremo di chi sono le responsabilità".
(Unioneonline/L)