Botta e risposta sui social tra Giorgia Meloni e Marco Marras, il ragazzo sardo che venerdì sera, in piazza del Carmine a Cagliari, è salito sul palco del comizio della leader di Fratelli d’Italia con la bandiera arcobaleno, per una contestazione pacifica, le cui immagini hanno fatto il giro del web.

All’indomani Marras è tornato sui motivi del suo gesto, con un post sul suo profilo, dove si legge: “Ho voluto in maniera pacifica esprimere il mio dissenso sulla sua visione di famiglia e ricordare che tutti siamo uguali o, come direbbe lei di Fratelli d’Italia, di un’unica nazione, dove dovrebbe esserci il diritto di potersi costruire una famiglia, sia essa tra due uomini o due donne e che possano accedere alle adozioni”.

"Ringrazio – prosegue Marras - la leader Giorgia Meloni per il confronto e la polizia per essere stata buona con me perché ha capito che tipo di persona io sia, ovvero un ragazzo che voleva solo esprimere la sua opinione. Ringrazio tutti”. Poi un post scriptum: “Comunque signora Meloni i cambiamenti si possono frenare ma saranno inevitabili e in Italia in futuro potrò sposarmi e adottare".

A Marras ha replicato la stessa Meloni, sul suo profilo Facebook: “Marco sei stato molto coraggioso e, come ho detto ieri, ho grande rispetto di chi ha il coraggio di difendere ciò in cui crede”.

“Anche io – aggiunge la numero uno di Fdi - penso che siamo tutti uguali e tutti Fratelli e penso che ciascuno abbia diritto ad amare chi vuole, e che lo Stato debba farsi i fatti suoi. Oggi ci sono le unioni civili e in Italia puoi tranquillamente legarti ufficialmente con chi vuoi; non proporrei di togliere questo diritto”.

E ancora: “Non sono d'accordo sull'adozione, come sai, ma non perché consideri il tuo sentimento di minore valore rispetto a quello che provano un uomo e una donna. Considero giusto, per intenderci, anche che lo Stato italiano non consenta l'adozione da parte dei single e penso che non mi dirai per questo che sono singleofoba, come non sono omofoba. Lo considero giusto perché penso che un bambino abbia diritto a crescere con un padre e una madre. Io sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale. Non posso dire di essere stata infelice, ma mi è mancato un padre? Sì, non posso negarlo. Se lo dico tolgo qualcosa all'amore incondizionato di mia madre? No”.

“Non siamo d'accordo su questo, io e te, – chiosa Meloni – ma non significa che io ti debba odiare o che tu debba odiare me. Rispetto e cerco di comprendere il tuo punto di vista: spero che prima o poi anche tu riesca a fare la stessa cosa. E spero che un giorno vorrai parlarne con calma, senza telecamere e senza sensazionalismi. Ti auguro tutto il meglio e mantieni il tuo coraggio”.

(Unioneonline/l.f.)

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