Svolta sulla lunga contesa tra Rousseau e il Movimento Cinquestelle sui dati degli iscritti. L’accordo, annuncia il leader in pectore M5s Giuseppe Conte, è stato raggiunto.

"Il tempo dell'attesa e dei rinvii è finito – le sue parole -. Il Movimento 5 Stelle entra, forte delle sue radici, in una nuova storia. Giugno segna l'inizio del nostro 'secondo tempo': siamo finalmente in possesso dei dati degli iscritti ed è stato raggiunto l'accordo con l'associazione Rousseau”. 

"È stato un lungo confronto – spiega - ma sono contento di poter dire che ogni parola, ogni telefonata e discussione avuta in queste settimane è una pietra che poggiamo alla base del nuovo progetto politico. Ringrazio in particolare Vito Crimi, con cui abbiamo concordato un cronoprogramma e che in questo periodo non si è mai risparmiato. Nei prossimi giorni il progetto politico sarà rivelato e discusso: gli iscritti con il loro entusiasmo e con le loro decisioni saranno il motore principale che ci guiderà in questa avventura", scrive l'ex premier.

CASALEGGIO SI SFILA – La prima clamorosa reazione arriva da Davide Casaleggio, che si è "disiscritto" dal Movimento 5 Stelle, come annunciato in un post sul blog delle Stelle.

"Qualche giorno fa – dichiara – ho espresso con chiarezza quale fosse, a mio avviso, la via da percorrere per risolvere le criticità nel quale si è trovato il MoVimento 5 Stelle. Ho chiesto a tutti gli organi legittimati di indire un voto, mettendo a disposizione Rousseau, al fine di dare seguito alle decisioni degli iscritti nel pieno rispetto dello Statuto. Mi è stato indicato che si vuole percorrere un'altra via, come purtroppo accaduto troppe volte nell'ultimo anno sacrificando la democrazia partecipata con violazioni statutarie ripetute e mancato rispetto delle decisioni degli iscritti, quando consultati. Ne prendo atto con rammarico. I tempi per prendere questa decisione, come segnalavo, erano molto brevi".

"In questi giorni – aggiunge – il Garante della Privacy ha ulteriormente ridotto i tempi, infatti, impartendo un ordine sulla base di premesse che ritengo errate e non ha considerato la richiesta di estendere i termini della consegna dei dati, chiudendo di fatto la possibilità di percorrere questa via che avrebbe dato la legittimità statutaria necessaria al percorso. Ho sempre chiesto semplicemente che le cose si facessero senza scorciatoie e nel rispetto delle regole verso migliaia di attivisti ed eletti che ogni giorno con il loro lavoro hanno permesso il successo del MoVimento di questi anni", continua nel blog.

"Lo stesso rispetto delle regole l'ho chiesto in tutti questi mesi per individuare un rappresentante legale legittimato attraverso un voto democratico, ma in questi giorni gli organi politici del MoVimento 5 Stelle ed il Garante della privacy hanno deciso, prendendosi ovviamente anche la piena responsabilità di tutte le conseguenze, di indicare chi fosse. Se si cerca legittimazione politica in un tribunale – la conclusione - vuol dire che la democrazia interna è fallita".

Quanto a Rousseau "abbiamo costruito un modello di cittadinanza attiva che oggi è considerato tra i migliori 5 al mondo e ne sono profondamente orgoglioso. Il percorso della partecipazione dal basso continuerà lungo la strada che abbiamo tracciato mantenendo l'integrità, la coerenza e la solidità morale che abbiamo sempre coltivato, nei mille modi in cui sarà possibile. Questo non è più il MoVimento e sono certo non lo avrebbe più riconosciuto nemmeno mio padre”.

(Unioneonline/D)

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