«L’Italia esca dall’Oms». La Lega cavalca l’onda Trump (ieri ha annunciato che gli Usa usciranno dall’organizzazione mondiale della sanità) e lancia una battaglia per «recuperare sovranità», abbandonando «un carrozzone controllato da Bill Gates».

Il senatore Claudio Borghi e il deputato Alberto Bagnai hanno annunciato il deposito a Palazzo Madama del disegno di legge «per abrogare il dlgs del 1947 che ci lega all'Oms».

Proposta condivisa da Matteo Salvini, che scrive sui social: «Presentata questa mattina la proposta di legge della Lega per uscire dall'OMS, come hanno fatto gli Stati Uniti con Donald Trump. L'Italia non deve più avere a che fare con un centro di potere sovranazionale - profumatamente finanziato dai contribuenti italiani - che va a braccetto con le multinazionali del farmaco. Usiamo quei 100 milioni per sostenere i malati in Italia e finanziare i nostri ospedali e medici!».

Dopo l'ordine esecutivo sul ritiro dall'Agenzia dell'Onu specializzata per le questioni sanitarie firmato da Donald Trump, il partito di Matteo Salvini conta su un effetto domino. Si guarda a Paesi come Argentina e Olanda.

«Faremo di tutto perché venga calendarizzato al più presto. Se poi il governo decidesse di seguire per decreto quanto stanno facendo con velocità gli Usa, non sarebbe un problema», ha spiegato Borghi.

Ma dagli alleati non arrivano aperture. FdI non si esprime, Forza Italia e Noi Moderati si dicono contrari. «Ne parleranno i leader, mi sembra un passo un po’ troppo azzardato», dichiara Paolo Barelli di FI. Per Maurizio Lupi invece «emulare Trump non serve: l'Italia può essere protagonista nel migliorare l'Oms».

«La Lega - attacca la dem Ilenia Malvasi - vuole riportare l'Italia ad una condizione di arretratezza culturale e sanitaria impressionante. Meloni ne è al corrente?».

Svariate le accuse all’agenzia elencate da Borghi e Bagnai: «Ha una governance multilaterale che in alcune circostanze si qualifica come sportello unico del lobbista; lo stipendio medio è vicino a 150mila euro esentasse, e i dipendenti hanno immunità totale, e si parla di abusi in Africa, documentati e silenziati; ha gestito la comunicazione sul Covid in modo schizofrenico e non compatibile con il coordinamento delle attività di contrasto».

(Unioneonline)

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