La Regione Sardegna inciampa ancora sull’urbanistica. La Corte Costituzionale ha bocciato le norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale contenute in una leggina approvata nel luglio 2020 e impugnata a fine agosto dal Governo per violazione dell’articolo 117 della Costituzione che riserva allo Stato competenza esclusiva in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, e per violazione del principio di leale collaborazione.

Il pronunciamento della Consulta era molto atteso dalla Regione anche in vista della stesura di una nuova legge urbanistica. “L’elaborazione del testo non può prescindere dall’esito del ricorso promosso dal Governo - aveva dichiarato quasi sei mesi fa lo stesso assessore all’Urbanistica Quirico Sanna - non appena si conoscerà l’esito e non appena risulteranno definite le competenze statali e regionali, si potrà procedere alla definitiva stesura del ddl”.Ora che l’esito è noto, la stesura potrebbe tardare ancora. Oltretutto, al ricorso contro l’interpretazione autentica è strettamente legata l’impugnazione del Piano casa su cui la Consulta non si è ancora pronunciata. 

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