Il principio in Costituzione e l’inserimento (con una correzione chiesta dagli isolani) della parola “insularità” nel dl Calderoli, non bastano. Bisogna stare all’erta, vigilare costantemente che l’autonomia differenziata, e ogni legge, ogni regolamento, ogni programma, ogni impegno di spesa, abbiano in sé l’obiettivo del superamento di tutti i gap economici e sociali e garantiscano realmente pari diritti a tutti i cittadini italiani. Soprattutto in tema di trasporti

Per questo nasce un Osservatorio congiunto Sardegna-Sicilia, che monitorerà tutti i passi fatti non soltanto da Parlamento e Governo, ma anche dalle aziende e dagli enti pubblici.

L’organismo è stato presentato oggi alla Camera dei deputati da Michele Cossa, del Comitato promotore per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, che ha sottolineato anche il ruolo che avranno le Università di Cagliari e di Sassari nel progetto, da Gaetano Armao, presidente dall’Associazione per l'insularità siciliana, da Giannina Usai, segretaria regionale dell’associazione nazionale dei Comuni delle isole minori. Presenti i parlamentari sardi Pietro Pittali, Francesca Ghirra e Marco Meloni (che con il collega Silvio Lai ha proposto una commissione bicamerale per l’insularità) e i rappresentanti di diverse associazioni di categoria, che tanto hanno contribuito nella battaglia.

«Inizia una nuova fase di lavoro - spiega Cossa - che vede impegnate in prima linea le due Isole maggiori con l’obiettivo di dare concretezza al principio di insularità. Per la prima volta Sardegna e Sicilia si muovono insieme e, pur partendo da condizioni differenti, puntano a perseguire un obiettivo comune. Le politiche per l’insularità devono diventare un fatto sostanziale, che dia concretezza all’impegno sancito dalla Costituzione».

«Sardegna e Sicilia lavoreranno assieme per verificare non solo la normativa nazionale ma anche tutti i piani e i provvedimenti che vengono adottati dallo Stato e dalle agenzie che investono sul territorio: energia, trasporti, infrastrutture nei diversi settori. In questo modo avremo gli elementi che servono per capire le azioni che vengono messe in campo e formulare proposte e chiedere aggiustamenti», sottolinea Armao. 

© Riproduzione riservata