"Abbiamo davanti un'occasione straordinaria che ci consentirà di avviare il più grande piano di modernizzazione ed efficientamento della rete viaria e infrastrutturale della Sardegna. Le risorse derivanti dai fondi europei, unitamente ai finanziamenti nazionali e regionali e, dal punto di vista operativo, ai nuovi poteri che derivano dal Commissariamento delle principali opere stradali sarde, il cui decreto è stato perfezionato, permetteranno alla Sardegna di entrare concretamente in una nuova fase incentrata su sviluppo, innovazione, inclusione, occupazione, con investimenti e nuove opportunità di crescita". Così il presidente della Regione, Christian Solinas, all'indomani del via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ai finanziamenti per infrastrutture strategiche per l'Isola, e nel dettaglio 117,5 milioni per le strade, 311 milioni per le ferrovie, 12,2 milioni per il settore idrico e 8,4 milioni per altre opere, su un valore complessivo di circa 450 milioni di euro.

"Le risorse in arrivo per la Sardegna sono frutto dell'impegno profuso e della collaborazione con i Ministeri per le Infrastrutture e per il Sud, con i quali abbiamo avuto un confronto continuo durato mesi", ha aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici, Aldo Salaris. "La Sardegna è al 234° posto su 268 regioni europee (e tra le ultime in Italia) nell'indice di competitività regionale del 2019 (Rci, che misura i punti di forza e debolezza delle regioni Ue) - ha continuato l'assessore - Oggi abbiamo concretamente la possibilità di invertire questo trend, considerato anche che indicatori come il livello di innovazione e quello delle infrastrutture, per il quale l'isola è al 203esimo posto in Europa e fra le ultime in Italia, sono la prima causa il deficit stradale e ferroviario".

(Unioneonline/v.l.)

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