«Con i sindacati avremo non solo un rapporto formale ma strutturale che parte dalle linee guida emerse nelle dichiarazioni programmatiche e dai documenti delle sigle». Lo ha dichiarato la presidente della Regione Alessandra Todde al termine del primo incontro con Cgil, Cisl, Uil e Ugl. La vera novità riguarda il metodo: «Abbiamo deciso di istituire un tavolo che si riunirà una volta al mese per stabilire le priorità». Quali? «Acqua, energia, lavoro e i temi in agenda in questa fase». Soddisfatte le parti sociali.

I SINDACATI – Per Fausto Durante (Cgil) serve «un grande patto tra Regione e parti sociali per il lavoro e la trasformazione sociale, economica e industriale della Sardegna. le priorità sono «sanità, infrastrutture, trasporti, continuità territoriale, l’attuazione del principio di insularità e il lavoro stabile e di qualità, le vertenze industriali aperte e le questioni dell’energia, l’attuazione del principio di insularità».

Il segretario della Cisl Pier Luigi Ledda ha spiegato che «la Sardegna vive un momento delicato ma con un metodo di lavoro che metta al centro i problemi si può tracciare una posizione». La segretaria di Uil Francesca Ticca ha chiarito che la prima impressione è positiva, i problemi sono tanti ma ancora mancano le soluzioni. «Per ora siamo riusciti ad ottenere di poter incontrare la presidente una volta al mese. È un primo passo».

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