Nessuno lo voleva, almeno a sentire i leader dei vari partiti, ma alla fine si andrà a votare con la stessa legge elettorale del 2018.

Il Rosatellum dal cognome di Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva. Legge che, assieme ai ribaltoni dei partiti, ha contribuito a generare una legislatura molto caotica: tre governi con maggioranze molto diverse tra loro e un voto anticipato come conclusione.

Ecco come funziona. Dei 600 seggi (400 alla Camera e 200 al Senato), 221 (147 alla Camera e 74 al Senato) vengono assegnati nei collegi uninominali. I restanti con metodo proporzionale.

L’uninominale è molto semplice: prevede che in ciascuno dei collegi in cui è stato suddiviso il Paese venga eletto un solo candidato, quello che riceve più voti. Un sistema che dunque favorisce le maggiori forze politiche sui territori e, nel caso dell’Italia, le grandi coalizioni che sono più competitive.

I restanti seggi sono attribuiti con il metodo proporzionale, ovvero in base alla percentuale dei voti ottenuti. Alla Camera la ripartizione avviene su base nazionale, al Senato su base regionale.

Sul proporzionale c’è anche una soglia di sbarramento: per accedere alla ripartizione dei seggi le coalizioni devono raggiungere almeno il 10% dei voti, le singole liste il 3%.

Una lista, dunque, se non raggiunge il 3%, non ottiene seggi nella parte plurinominale anche se è in coalizione: tuttavia, se ha ricevuto almeno l’1% dei voti, questi vengono ripartiti tra gli altri partiti della coalizione che hanno superato lo sbarramento.

Non sono previste le preferenze, gli elettori non possono scegliere tra i candidati di una lista, che vengono eletti nell’ordine di presentazione stabilito dal partito.

La Sardegna elegge 16 parlamentari, nove in meno rispetto ai 25 del 2018: 11 deputati, 4 con sistema uninominale e 7 con proporzionale; e 5 senatori, 2 con sistema uninominale e 3 con proporzionale.

I quattro collegi uninominali per la Camera sono Sassari-Olbia-Alghero, Nuoro-Oristano-Ogliastra, Sulcis-Medio Campidano e Cagliari Città Metropolitana. I due per il Senato sono invece Sud Sardegna e Nord Sardegna.

(Unioneonline/L)

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