"Mi davano per morto, ma io sono vivo e vegeto. A nulla sono servite le dimissioni strumentali di qualche assessore regionale del mio partito in segno di protesta contro la mia candidatura. Ma la coalizione del centro destra nel mio collegio ha letteralmente trionfato, dimostrando coesione e radicamento".

È un fiume in piena Dario Giagoni, 43 anni, di Santa Teresa, segretario regionale della Lega, ex Capo gruppo in Consiglio Regionale e ora deputato. Eletto nel collegio uninominale Sassari Gallura, dove ha sbaragliato tutti, con il 41% dei voti e un distacco quasi abissale con la seconda più votata: Carla Bassu, candidata nella coalizione di centrosinistra.

Giagoni ha vari sassolini da togliersi dalle scarpe: "In Sardegna qualche esponente della Lega ha remato contro e avremo modo di chiarire. Ma la maggioranza dei nostri militanti e dirigenti si è dimostrata leale e presente, dandomi una grossa mano per la vittoria. In alcuni centri galluresi - continua Giagoni - come Bortigiadas, Calangianus e Aggius ha di nuovo prevalso il centrodestra. Non succedeva da anni. E meno male che io ero la persona sbagliata. Ma ora è tempo di mettersi subito al lavoro. La Sardegna - conclude - ha tanti problemi da risolvere e io sarò il deputato di tutti i sardi. Due priorità su tutte: continuità territoriale e infrastrutture".
 

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