Schermaglie dopo il voto di ieri alla Camera sull’ultimo decreto Covid, quando la Lega ha votato assieme all’opposizione un emendamento di Fratelli d’Italia che chiedeva l’abolizione del Green pass.

"Chiediamo chiarezza”, ha sbottato il segretario Pd Enrico Letta, “non si può stare nella maggioranza e votare con l’opposizione”. “Il Green pass – ha aggiunto Letta – è essenziale, ne va di mezzo la salute di tutti. Trovo gravissimo l'atteggiamento della Lega, un atteggiamento che dimostra irresponsabilità e dimostra che la Lega non ha a cuore la salute degli italiani e che non è un partner di governo affidabile. Un partner di governo affidabile non vota gli emendamenti dell'opposizione su una questione chiave". 

"Tutti erano informati di tutto”, taglia corto Salvini. “Nessuna ambiguità”, continua il leader della Lega (la stessa Lega che in Consiglio dei ministri aveva votato a favore del decreto), “i vaccini sono entrati in 40 milioni di case, e va benissimo. Lo stesso Green pass va benissimo negli stadi, nei teatri e nelle manifestazioni pubbliche, ma noi possiamo ancora avere la libertà di chiedere i tamponi gratuiti?”.

Il segretario leghista giustifica così il voto agli emendamenti di FdI: "Stiamo chiedendo che i ristoratori non siano ulteriormente penalizzati". La Lega ha ritirato i propri emendamenti, "perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante", torna a spiegare il leader del Carroccio.

La risposta a Letta: “Il Pd è il partito dell’ipocrisia, i suoi insulti mi scivolano addosso”.

(Unioneonline/L)

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