Gentiloni contro Salvini: "Si culla sugli allori dei nostri risultati"
L'ex premier dem contrario alla decisione di non ratificare il Global CompactPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Credo che la consapevolezza ci sia e che la bolla di consenso di cui gode questa maggioranza sia destinata ad esaurirsi".
Lo dice in un'intervista l'ex premier dem Paolo Gentiloni: "Questo - dice a Repubblica - non riduce la pericolosità di certe immagini. Abbiamo un governo che invece di risolvere i problemi li cavalca".
"Salvini - aggiunge - aveva avuto in eredità un crollo degli sbarchi, avrebbe potuto mettersi al lavoro per risolvere la situazione". Invece "si culla sugli allori dei nostri risultati e non fa nulla per i rimpatri, che in questi mesi sono diminuiti. Toglie decine di migliaia di persone da percorsi di integrazione, ma non li rimanda nei Paesi di provenienza. Li confina nell'illegalità. Mette loro addosso una lettera scarlatta, una C come clandestino. Queste persone saranno in qualche modo sospinte a comportamenti illegali. Per questo dico che è quasi una strategia della tensione. Si alimenta un'illegalità che è carburante per il proprio consenso".
Per Gentiloni, la decisione di non ratificare il Global Compact è "incredibile": "Nel momento in cui c'è un consenso globale, che chiede ai Paesi ricchi di impegnarsi ad accogliere un certo numero di migranti e ai Paesi di provenienza di accettare accordi di rimpatrio, Salvini decide che il governo deve seguire Orban e la Repubblica Ceca tirandosi fuori. Peccato che a loro l'accordo non interessi, a noi sì".
"Siamo riusciti a dare un colpo serissimo al traffico di esseri umani - continua -. Oggi sarebbe possibile quel che due anni fa sembrava un'utopia: trasformare le migrazioni in un fenomeno regolare attraverso corridoi umanitari per i rifugiati, che potrebbero essere decuplicati, e con quote di migranti economici".
E quindi, si chiede, "Cosa facciamo con gli irregolari? Li dichiariamo clandestini e li spingiamo verso comportamenti illegali per poi insultarli su Twitter, o manteniamo e miglioriamo il sistema di accoglienza e integrazione? Se semini esclusione raccoglierai odio. E purtroppo l'Italia sola, isolata, l'Italia dei 'tanti nemici tanto onore', de 'la pacchia è finita', non è un Paese più sicuro, ma un Paese in cerca di guai".
(Unioneonline/D)