Il giornalista e senatore 5 Stelle Gianluigi Paragone fa sapere che il direttore di Rai 2 Carlo Freccero ha chiesto a Luca e Paolo di proporre lo sketch sul Ministro delle Infrastrutture nella puntata di domani.

"Carlo Freccero annuncia oggi di aver chiesto a Luca e Paolo di fare la parodia del ministro Toninelli in diretta a 'Quelli che il calcio'. Questo perché la satira è sacrosanta e deve essere tutelata."

Lo fa sapere Gianluigi Paragone, il notissimo giornalista e conduttore televisivo approdato lo scorso 4 marzo nei banchi del Senato e componente della Commissione Vigilanza Rai in quota al Movimento 5 Stelle.

Paragone, con Emilio Carelli, è l'esperto pentastellato sul sistema radiotelevisivo ed un suo intervento sulla vicenda dei comici Luca e Paolo era molto atteso dalla base ma anche dagli osservatori politici.

L'ex direttore de La Padania e in passato vice direttore di Rai 1 e Rai 2, che si era visto chiudere il suo programma la Gabbia quando a LA7 arrivò come nuovo direttore Andrea Salerno, è intervenuto questa mattina dopo le dichiarazioni di Luca e Paolo che hanno negato l'epurazione essendo sempre in forze a Viale Mazzini con il programma "Quelli che il calcio".

Tesi avvalorata da Freccero che ieri ha spiegato di aver ha manifestato l'intenzione di apportare alcune modifiche al palinsesto di Rai 2 e di rinunciare al programma «Quelli che… dopo il Tg» dei due comici, per fare spazio a un programma di approfondimento.

"Vi siete abituati negli anni a una Rai governata dalla politica - inizia così il suo intervento l'eclettico conduttore - a scalette dei telegiornali decise dai partiti, a comici 'scomodi' epurati dal servizio pubblico. Il vento è cambiato: noi, a differenza di tutti quelli che ci hanno preceduto, non epuriamo nessuno!"

"Vogliamo inaugurare anche sotto questo profilo un nuovo corso. Non vedrete sparire dalla Rai dal giorno alla notte bravi professionisti - spiega Paragone - solo perché impegnati in inchieste approfondite o sane prese in giro dei governanti in carica."

"E' così che vogliamo che cambi la Rai. Un servizio pubblico indipendente.

La politica - continua il senatore giornalista - deve rimanere fuori da viale Mazzini e, come abbiamo sempre ribadito per i giornalisti, che devono poter essere liberi da qualsiasi condizionamento, lo stesso vale per i comici."

"E allora ben vengano Luca e Paolo, ben venga chiunque prenda in giro i poteri (tutti) e ci faccia ridere di loro. Non vogliamo vedere un altro 'editto bulgaro', non vogliamo assistere a dimissioni esemplari. Semplicemente - chiude il suo intervento - non ne abbiamo bisogno, semplicemente rispettiamo i professionisti che lavorano in Rai e gli abbonati che la guardano."

L.P.
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