“Servono un congresso straordinario e un nuovo segretario".

A chiedere – alla luce del risultato ampiamente al di sotto delle aspettative ottenuto alle elezioni (8,85%) – un cambio di leadership in casa Lega è stato, senza mezzi termini, l’ex governatore della Lombardia e storico big del Carroccio Roberto Maroni.

E, così come nel Partito Democratico, anche nel Carroccio è iniziata la riflessione sulla necessità di un reset, per dare al partito nuovi vertici in grado di puntare al rilancio.

Il voto degli elettori va rispettato, perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, “il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega. Ed è innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni", il commento al voto del governatore del Veneto Luca Zaia

Se Maroni e Zaia parla chiaro, gli altri pezzi grossi leghisti, per il momento, pur senza nascondere la delusione per il drastico calo di consensi, non prendono posizione apertamente, almeno pubblicamente. 

“La leadership di Salvini è a rischio? Non credo proprio", ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana rispondendo ai giornalisti. 

"Faremo una attenta analisi del voto" e "sentiremo tutte le persone che hanno qualcosa da dire". Poi “faremo le nostre valutazioni”, ha aggiunto Fontana. 

Del risultato della Lega, alleata del Psd’Az, ha parlato anche il governatore della Sardegna, Christian Solinas. "Sapevamo che in questo turno il vento non soffiava forte come nel 2018 per la Lega e si era spostato su altri movimenti”, ha detto  Solinas. “Il Psd'Az ha voluto essere leale e coerente e siamo rimasti fermi nell'alleanza programmatica, con la quale abbiamo stabilito 5 punti d'interesse per la Sardegna, e ha ottenuto il risultato che è il migliore di tutto il centro-sud. Un risultato che non va sicuramente confuso con il dato di elezioni profondamente diverse: quando ci saranno le regionali e ci sarà il simbolo il Partito Sardo d'Azione chiaramente ragioneremo in maniera differente", ha concluso Solinas. 

La resa dei conti in casa Lega, però, appare ormai inevitabile.

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata