Europee, Meloni candidata: «Vogliamo mandare la sinistra all’opposizione anche a Bruxelles»
Confermata la presenza della premier nelle liste di Fdi: «Una maggioranza di centrodestra in Ue? Difficile, ma non impossibile»Ufficiale: Giorgia Meloni sarà candidata alle elezioni europee di giugno, capolista per la “sua” Fratelli d’Italia.
La conferma arriva dalla convention di Fratelli d’Italia a Pescara, dove la presidente del Consiglio, nel suo intervento, ha spiegato: «Vogliamo creare una maggioranza che metta insieme le forze di centrodestra e mandare all'opposizione la sinistra anche in Ue è una impresa difficile ma possibile e dobbiamo tentare». «Possiamo portare in Europa – ha aggiunto Meloni – il modello italiano, sarebbe una rivoluzione in cui il partito dei conservatori è strategico e fondamentale».
«Quando noi diciamo "mai con la sinistra” – ha proseguito Meloni – non stiamo utilizzando uno slogan buono da campagna elettorale ma da buttare il giorno dopo, parliamo di qualcosa che è nel nostro dna. Vale a Roma e vale a Bruxelles, non ci interessa stare con tutti o dove stanno tutti».
Ancora, ha detto la premier, «l’Italia è tornata protagonista in Europa, nel Mediterraneo, dopo anni di servilismo della sinistra e cerchiobottismo dei Cinquestelle. L’Italia è tornata nel Mediterraneo, nel Mediterraneo allargato, ambito incredibilmente dimenticato per tanto tempo. L’Italia – ha concluso Meloni – è tornata in Africa ed è stata capace di fare da apripista per l’approccio non più predatorio o caritatevole, a cui oggi tutti guardano con interesse, grazie a noi».
Quanto alla campagna elettorale, «non toglierò un solo minuto dell'attività del governo», ha assicurato Meloni, per poi pungere Elly Schlein: «Siccome non sono la segretaria del Partito democratico sono sicura che il partito mi darà una mano in questa campagna elettorale».
E ancora: «Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo» alle europee. «Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara...perché loro sono colti....Ma io sono fiera di essere una persona del popolo».
(Unioneonline/l.f.)