Elezioni, programmi a confronto: scuola e università
Conto alla rovescia verso il voto del 4 marzo, con le forze politiche che si confrontano - e scontrano - sui temi più disparati, dall'istruzione all'economia, passando per sicurezza e occupazione, fino ad arrivare alle politiche di accoglienza. Ecco cosa propongono, tra idee concrete e proclami (anche troppo) generici, i principali schieramenti in lizza nei loro programmi, sintetizzati da quanto pubblicato sui siti di partito. Primo argomento: la scuola. Seguiranno nei prossimi giorni: sanità, economia e tasse, welfare e lavoro e immigrazione.
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PARTITO DEMOCRATICO

Cominciamo da chi ha governato negli ultimi 5 anni. Per scuola e università, il Pd di Matteo Renzi, tra l'altro, propone:
- Un piano nazionale di asili nido da 100 milioni di euro l'anno
- Il potenziamento degli istituti tecnici superiori fino ad arrivare a centomila iscritti
- L'assunzione di 10mila ricercatori universitari di tipo B
- L'aumento del tempo pieno al sud, imponendo limiti inderogabili al numero degli alunni nelle classi
- La creazione di una campagna contro le false notizie antiscientifiche, "che generano terrore e disinformazione"
- Il rinnovo dei contratti in modo regolare e continuativo, con la valorizzazione del merito e delle competenze
- Maggiore deducibilità fiscale a chi investe nel sociale, nella ricerca, nell'associazionismo
- Meno burocrazia scolastica per liberare il tempo ai professori
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+EUROPA

Il movimento di Emma Bonino, alleato del Pd, invece punta su:
- La difesa e la promozione del "diritto alla scienza" e la massima diffusione del metodo scientifico, sia come valore culturale che come principio che informa il processo legislativo.
- L'aumento dei finanziamenti alla ricerca
- L'investimento in ricerca di almeno il 3% del Pil
- L'istituzione di un'agenzia per la ricerca per indirizzare gli investimenti secondo una strategia di medio e lungo periodo
- Un bando annuale di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale
- La "rimozione degli ostacoli" alla ricerca scientifica sulle malattie rare, sulla procreazione mediamente assistita, sugli embrioni e sulle biotecnologie
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MOVIMENTO 5 STELLE

Ecco, invece, le proposte sulla scuola del Movimento 5 Stelle capitanato da Luigi Di Maio.
- Il superamento della cosiddetta Buona Scuola approvata nella precedente legislatura
- L'eliminazione dei test Invalsi
- Un piano assunzioni "razionale", in base al fabbisogno delle scuole su base nazionale
- L'incremento della spesa pubblica per l'istruzione scolastica
- L'internalizzazione del personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario)
- L'abolizione dei finanziamenti alle scuole paritarie (eccetto asili e scuole per l'infanzia)
- L'eliminazione dell'obbligatorietà dell'alternanza scuola-lavoro
- Università: la "visione" è quella di un sistema "equo, diffuso, sempre più accessibile e in continuo e costruttivo dialogo con la società e il territorio che la circonda"
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CENTRODESTRA (FORZA ITALIA, LEGA, FDI, NOI CON L'ITALIA)

Ecco invece la sintesi dei punti proposti dalle forze che compongono il centrodestra.
- Incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di standard
- Abolizione di anomalie e storture della legge "Buona scuola"
- Un nuovo piano di edilizia scolastica
- Azzeramento progressivo del precariato
- Rilancio dell'Università italiana "per farla tornare piattaforma primaria della formazione"
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LIBERI E UGUALI

Infine, Liberi e Uguali, partito capeggiato da Pietro Grasso e Laura Boldrini, che per quel che concerne l'istruzione, prevede:
- Cancellazione della legge "Buona scuola"
- Abolizione delle tasse universitarie
- Contrasto della dispersione scolastica
- Aumentare l’offerta pubblica di asili nidi
- Aumento dei fondi per permettere a tutti di pagarsi attività sportive, culturali, ricreative, mensa e materiali didattici
- Stabilizzazione dei precari attraverso un piano pluriennale
- Un nuovo piano per l'edilizia scolastica all'insegna della "conversione ecologica"
(Programmi elettorali a confronto: 1/5. Continua)
Luigi Barnaba Frigoli
(Unioneonline)