"Il patto civico per l'Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l'esperimento non ha funzionato. E questo testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti".

È quanto si legge sul Blog delle Stelle all'indomani delle elezioni in Umbria, dove l'inedito patto Pd-M5S è stato travolto dal centrodestra a trazione salviniana, e dove il Movimento in particolare ha fatto registrare una debacle clamorosa, superando appena l'8% dei consensi.

Stop alle alleanze, insomma, a partire dalle prossime regionali in Emilia Romagna. E se non fosse chiaro il post ci pensa Luigi Di Maio ad affermarlo senza mezzi termini: "Per la prima volta nella storia abbiamo deciso di fare un'alleanza, un patto civico, col Pd. Non ha funzionato, in Umbria siamo a uno dei risultati più bassi, questo esperimento non è più praticabile, M5S va meglio quando corre da solo".

Nessuna ripercussione invece sul governo, "che va migliorato e innovato per durare altri tre anni".

Più possibilisti nel Pd: "Sconfitta netta", ammette Nicola Zingaretti, che tuttavia sottolinea il ruolo del Pd (che ha superato il 22%) come "unico argine" alle destre.

Poi l'attacco a Renzi: "Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni (chiaro il riferimento all'ex premier, ndr), il consenso delle forze che hanno dato vita all'alleanza".

Ancora: "L'alleanza ha senso solo ed esclusivamente se vive in questo comune sentire delle forze politiche che ne fanno parte, altrimenti è inutile e sarà meglio trarne le conseguenze. Non può esistere solo per paura di Salvini".

Ma fra i dem in molti usano il risultato elettorale per bocciare la prospettiva di un'alleanza organica Pd-5S. A partire dal capogruppo al Senato Marcucci.

Chi insiste è Roberto Speranza (LeU): "L'impegno comune tra centrosinistra e 5 Stelle è per me la strada giusta. Dobbiamo rimettere al centro la questione sociale e affermare la lotta alle diseguaglianze come premessa fondamentale per la crescita del Paese. La sconfitta in Umbria, anche se ampiamente prevista e con cause locali molto marcate, è stata dura e merita una seria riflessione. Ma trarre conclusioni sul futuro da una singola esperienza sarebbe un errore".

Molto critico il commento di Matteo Renzi: "Una sconfitta scritta, figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi. Non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita, in Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un'idea condivisa". La foto di gruppo? "Una genialata dell'ultimo minuto, che ha portato il premier in campagna elettorale per le regionali. Nello staff di Chigi evidentemente qualcuno pensa che Conte possa fare i miracoli, intervenendo il campagna elettorale e cambiando i risultati. Questi signori ignorano che i sondaggi sulla fiducia nei leader non si traducono mai in voti".

Il premier, dal canto suo, parla di "test da non trascurare", ma che "non può incidere sul governo". Giuseppe Conte questa mattina ha sentito Di Maio e Zingaretti e i due devono averlo rassicurato sul prosieguo dell'esperienza dell'esecutivo giallorosso. "C'è tempo per riflettere, ci sono altre regionali in vista. Serve più spirito di squadra", ha aggiunto. Quello che sembra essere un messaggio a Di Maio, che vuole archiviare la strada delle alleanze locali con i dem.

(Unioneonline/L)
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