"Mio padre provoca: è nel suo carattere, è una persona onesta, io lo stimo tanto perché mi ha insegnato questa irriverenza".

Alessandro Di Battista ha elogiato il padre Vittorio, fascista dichiarato e che in passato ha attaccato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo con un collegamento dal Nicaragua alla trasmissione "Accordi & Disaccordi" sul canale Nove di Discovery Italia.

"Penso sia la persona più liberale, nel senso buono del termine, che io conosca: un fascista, come si definisce lui, che vuole che la Chiesa paghi l'Imu, un fascista d'accordissimo con le unioni civili, anti-imperialista, molto più amante del Che che di Berlusconi o Bolsonaro. Un personaggio molto particolare".

L'ex deputato del Movimento, il cui rientro in Italia dal Sudamerica è previsto per il mese di dicembre, ha poi dichiarato che non si candiderà alle elezioni europee del prossimo anno.

Si è poi rivolto alla Lega e in particolare al suo leader Matteo Salvini, affinché mantenga gli impegni presi con i grillini ("Sia leale al contratto di governo perché qui nessuno ha voglia di tornare a votare"), tornando a criticare il Pd, definito il "partito delle lobby".

(Unioneonline/F)
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