«Noi ribadiamo la nostra fiducia nella presidente Todde e in una formula politica che deve ancora esprimere tutte le sue potenzialità e quindi sosteniamo la presidente nella sua volontà di fare piena luce su un tema complicato sotto il profilo giuridico e anche da accertare ancora rispetto ad alcuni fatti e alla loro conseguenze».

Dopo diverse ore dalla notizia del rigetto del ricorso della presidente dell'ordinanza ingiunzione di decadenza emessa dal Collegio di garanzia elettorale, interviene anche il Pd, principale alleato del campo largo che guida la Regione, che negli ultimi tempi ha raffreddato i rapporti con la presidente dopo gli scossoni sulle nomine in sanità.

A parlare è il capogruppo in Consiglio regionale, Roberto Deriu: «È un passaggio di un iter processuale che sarà molto lungo, come avevamo già detto d'altronde, e bisogna aspettare una pronuncia definitiva, senza la quale non è possibile per il Consiglio regionale pronunciarsi in modo formale». Intanto «c'è il ricorso per conflitto di attribuzione (alla Corte costituzionale ndr), che però è relativo all'ingiunzione dell'organo amministrativo, quindi rispetto alla sentenza ci sarà bisogno di un nuovo ricorso».

Sugli scenari futuri Deriu è chiaro: «Dal 3 gennaio siamo dentro un iter processuale e di accertamento dei fatti e del diritto che è molto complesso, questo lo sapevano i cittadini, lo sappiamo noi e quindi bisogna proseguire il lavoro senza perdere tempo e affidarci ai giudici perché l'ultima parola sarà la loro. L'attività istituzionale deve proseguire con maggior lena proprio nell'ipotesi che ci siano nuovi problemi, che andranno tutti affrontati».

(Unioneonline)

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