Decadenza annullata, Todde: «Ci hanno provato, ora avanti a testa alta»
La presidente della Regione da Bruxelles commenta il verdetto della Corte costituzionale: «Hanno tentato di screditare la legittimità di un governo democraticamente eletto»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«In questi mesi mi hanno chiamata decaduta, hanno provato ad affossare il lavoro della Giunta, a screditare il mandato che le cittadine e i cittadini sardi mi hanno affidato. Hanno provato a mettere in discussione la legittimità di un governo democraticamente eletto. Noi, invece, abbiamo scelto un’altra strada: quella della fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, della serietà e del lavoro quotidiano. Abbiamo continuato a fare ogni giorno tutto ciò che è necessario per risollevare la Sardegna, ignorando i detrattori. Lo abbiamo fatto con la schiena dritta e con la convinzione che la verità avrebbe parlato da sé».
Alessandra Todde oggi è a Bruxelles per presiedere il Forum delle regioni insulari europee. E lì le è arrivata la notizia della sentenza della Corte costituzionale che annulla l’ordinanza ingiunzione che imponeva al Consiglio regionale di dichiararla decaduta per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali.
«La Consulta ha riconosciuto che il Collegio di garanzia elettorale ha esorbitato dai propri poteri, pronunciandosi sulla mia decadenza in ipotesi non previste dalla legge come cause di ineleggibilità», prosegue la governatrice «e ha quindi menomato le attribuzioni costituzionalmente garantite alla Regione Sardegna. In parole semplici, la Corte ha affermato che non spettava né allo Stato, né al Collegio di garanzia dichiarare la mia decadenza né che vi erano i presupposti per poterla dichiarare».
Dopo la sentenza «noi continuiamo ad andare avanti, a lavorare a testa alta, con ancor più energia e determinazione con un solo obiettivo in mente: il bene della Sardegna», conclude Todde.
(Unioneonline/E.Fr.)