«Sì, sono tornata a Decimomannu per votare». Non l’hanno spaventata nè l’età, 98 anni, nè la distanza, oltre mille chilometri da Nova Gorica (Slovenia) dove risiede da tanti anni sino al suo paese natale. Mercede Porcu, senza dire niente a figli e nipoti, ha preso l’aereo e il taxi e venerdì si è presentata in Municipio a Decimomannu per ritirare la scheda elettorale: «Ho ricevuto l’invito della sindaca per esprimere il mio voto, ed eccomi qua. Con l’occasione, dopo 25 anni dall’ultima volta, sono potuta tornare nel mio amato paese. Sono davvero contenta».

La protagonista

Nata a Decimomannu nell’aprile del 1926, aveva diversi fratelli, tra i quali il compianto Orazio Porcu, organista parrocchiale cieco. Si è sposata giovanissima con un militare sloveno della banda musicale della Brigata Sassari. Dopo i primi anni trascorsi a Decimomannu, dove è nato il primo figlio, si sono trasferiti tutti al confine tra il Friuli e la Slovenia, dove tutt’ora vive insieme a un nipote.

Il viaggio

Mercede Porcu è iscritta agli elenchi Aire come cittadina italiana residente all’estero. Una volta ricevuta la cartolina “di invito al voto” con la firma autografa in penna blu della sindaca di Decimomannu Monica Cadeddu, la quasi centenaria ha fatto di testa sua. Senza dire niente a nessuno, tanto da essere segnalata come scomparsa dalla Slovenia. I carabinieri in poco tempo l’hanno rintracciata e hanno rintracciato il nipote, che l’ha ospitata.

Carlo Manca

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