Su un incarico bis come Presidente della Repubblica per Sergio Mattarella c’è anche Giuseppe Conte a dare il suo benestare parlando del Capo dello Stato come “figura di grande saggezza e di grande spessore morale”, anche se Mattarella, dal canto suo, ha già dichiarato di non essere disponibile. Parole espresse dal palco di “La Piazza”, la kermesse in corso a Ceglie Messapica, nel Brindisino, che hanno fatto riferimento inoltre alla possibilità che al Colle salga Mario Draghi: "Oggi – ha detto Conte - mettersi a dichiarare Draghi al Quirinale o a Palazzo Chigi è un gioco che fa male al governo e alla stabilità. Aspettiamo innanzitutto che l'interessato dichiari cosa voglia fare".

Per quanto riguarda i vaccini, l’ex premier si è espresso come “favorevole alla non obbligatorietà. Credo che la responsabilità degli italiani ci sia stata. Adesso il problema è la variante Delta, che rende più insidiosa questa corsa. Abbiamo un problema sugli over 50 e io continuerei a fare appelli alla responsabilità: fate il vaccino per 'amor patrio'". A un’altra domanda, cioè su chi butterebbe giù dalla torre tra Di Maio e Di Battista, Conte ha risposto: “In questo momento sono sulla torre con Di Maio, Alessandro lo inviterei a salire per scrutare assieme l'orizzonte". E tra Putin e Biden? "Salvo la centralità euro-atlantica, salvo Biden", ha detto l’ex premier che ha parlato anche dei casi di licenziamento avvenuto via WhatsApp: “Non devono essere ammessi. Vanno vietati per legge. Sulle delocalizzazioni non c'è nessuna volontà punitiva nei confronti delle imprese, è chiaro che bisogna essere attraenti per gli imprenditori esteri. La sanzione del 2% del fatturato non è accettabile. Ma per le imprese che godono di agevolazioni e il giorno dopo delocalizzano introduciamo una procedimento ad hoc e introduciamo anche in Italia quell'istituto che permette un agevole salvataggio dell'impresa da parte degli stessi lavoratori".

(Unioneonline/s.s.)

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