"Sto elaborando un nuovo statuto, con un progetto di organizzazione e una carta di principi. Questi documenti saranno votati e se saranno approvati si passerà agli organi conseguenti. E ci sarà la figura del nuovo leader politico. Questa è una rivoluzione del Movimento, è una rivoluzione gentile che deve suscitare grande convinzione e entusiasmo". 

Parla ormai da leader in pectore dei 5 Stelle l'ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si appresta a guidare il Movimento dopo il divorzio dall’associazione Rousseau e dal suo presidente Davide Casaleggio.

L’ex premier ha ribadito il suo sostegno all’attuale esecutivo: "Ho detto: dobbiamo appoggiare assolutamente Draghi, in un Paese in pandemia non possiamo lasciare il Paese senza governo. Il sostegno al governo continuerà ad essere chiaro e trasparente. L'unica cosa che non si può chiedere è di non pesare al tavolo decisionale".

Il futuro del M5S, per Conte, non può prescindere dalla ormai consolidata alleanza con il Partito democratico: "Vogliamo dialogare alla pari con il Pd, abbiamo la necessità di esprimere il nostro giudizio, ci sono differenze, ma coltiveremo il dialogo, non dobbiamo sovrapporci al Pd perché abbiamo un altro Dna". 

Tra i motivi di discordia tra i due alleati ci sono le elezioni amministrative nella Capitale, con i dem che supportano la candidatura dell’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

"Prospetto una vittoria della Raggi e confido che il Pd possa appoggiarci. Su Roma abbiamo un sindaco che ha fatto molto bene, dopo una difficoltà iniziale oggettiva, ma c'è un progetto che va completato, occorre il secondo mandato", si augura l’ex premier.

Infine, Conte ha smentito le voci circolate nei giorni scorsi su una sua possibile candidatura alle suppletive: "Ho grande considerazione per la dignità di un posto in Parlamento, è la ragione per cui non correrò per il seggio che si era liberato a Roma".

(Unioneonline/F)

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