Conte: «La sconfitta è anche di Meloni, ci metta la faccia». Schlein: «Cambia il vento»
«Il risultato una sveglia al governo, sono venuti qui in pompa magna, erano sicuri di vincere».Conte, Todde e Schlein (Ansa)
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Il risultato in Sardegna è una «sconfitta personale di Giorgia Meloni», che qui «ci ha messo la faccia, Cagliari e la Sardegna è piena ancora di gigantografie di Meloni fiera e forte».
Così Giuseppe Conte attacca la presidente del Consiglio all’indomani della vittoria di Alessandra Todde nelle regionali sarde.
«Truzzu – continua il leader pentastellato – prendendosi tutte le responsabilità è stato molto generoso nei confronti di Giorgia Meloni, perché è lei che l’ha scelto. È il caso che anche lei ci metta la faccia su questa sconfitta perché credo abbia gestito questa vicenda con arroganza».
Ancora: «Questo è il vento nuovo della Sardegna che spira verso il continente. Significa che se riusciamo a costruire un progetto serio e credibile possiamo vincere ed essere competitivi senza cartelli elettorali».
Il risultato di ieri, conclude Conte, «è una sveglia al governo. I cittadini credo si siano un po’ stancati di facili promesse da campagna elettorale che vengono messe da parte quando si va a governare. Ho visto le immagini della Meloni quando è arrivata ed è salita sul palco, assolutamente prestigiosissimo, non si è fermata un minuto a parlare coi cittadini sardi ed è ripartita».
Elly Schlein rincara la dose contro gli esponenti nazionali del centrodestra: «Erano sicuri di vincere. Sono venuti qui a Cagliari in pompa magna, con premier e vicepremier. E la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini.
«Cambia il vento», scrive su Facebook la segretaria dem. «È il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per 5 anni sulla propria pelle l’inadeguatezza della destra, è una vittoria di Alessandra Todde che si è dimostrata la persona giusta. Sarà una grande presidente, saprà ridare fiducia ai sardi e speranza a questa meravigliosa terra».
Un risultato, evidenzia Schlein, che dimostra che «l’alternativa c’è», che «la direzione intrapresa è quella giusta e che essere testardamente unitari porta i suoi frutti», che «la destra si può battere».
(Unioneonline/L)