Col chiudersi della riunione di oggi a Venaria (Torino) dei 46 ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa, si è fatto riferimento alla questione Ucraina con una nota in cui viene espressa una “ferma condanna di tutte le violazioni compiute dalla Russia sui diritti umani e la legge internazionale, inclusi gli attacchi contro i civili, le infrastrutture civili, e il patrimonio culturale e religioso in Ucraina”.

I rappresentanti hanno stilato una risoluzione finale in cui si chiede la “cessazione immediata dell'aggressione russa all'Ucraina, il ritiro delle forze di occupazione dai territori ucraini e il rilascio di tutti i civili deportati, inclusi quelli trasferiti forzatamente nei territori della Federazione russa”, con l’impegno a “mobilitare tutta la capacità del Consiglio d'Europa per assicurare che la Russia sia punita per le violazioni dei diritti umani commesse”.

L’Italia, nel corso di questi ultimi mesi alla guida del Consiglio, ha ricevuto i complimenti da parte di Marija Pejcinovic Buric, segretaria generale. Il nostro Paese, ha affermato, “ha garantito progressi su numerose questioni, tra cui la giustizia riparativa, la protezione dei minori, quella delle donne contro la violenza, e un nuovo strumento legale per far fronte alle sfide che pone l'intelligenza artificiale per il rispetto dei diritti umani”.

“L’impegno di così tanti ministri italiani nel portare avanti il programma della presidenza, e la visita del presidente Sergio Mattarella a Strasburgo – ha proseguito - dimostrano il genuino attaccamento che il Paese ha per il Consiglio d'Europa”.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata