«A causa dell’emigrazione, Cagliari sta perdendo conoscenze e capitali. È anche per frenare questa emorragia che ho deciso di tornare in campo».

È un emozionato Giuseppe Farris a tenere a battesimo la prima uscita pubblica di CiviCa2024, il movimento che sostiene la candidatura dell’avvocato cagliaritano alla carica di sindaco. In una sala d’hotel gremita (molti posti in piedi), Farris racconta i risultati della «campagna d’ascolto» durata quattro mesi «che ha coinvolto oltre diecimila cagliaritani ai quali abbiamo chiesto quali sono le tre priorità di cui vorrebbero si occupasse la prossima amministrazione comunale».

Tra i temi principali, «la viabilità e il traffico, la sicurezza e il decoro urbano legato alla raccolta dei rifiuti». In programma due referendum consultivi (bastano tremila firme): uno riguarda la raccolta differenziata (e l’eliminazione dei mastelli, con l’utilizzo delle isole ecologiche automatizzate), l’altro l’eliminazione delle piste ciclabili da alcuni quartieri. Tra le priorità, se sarà eletto sindaco, l’istituzione di un vigile di quartiere “h24” da “attivare” nei primi trenta giorni di consiliatura.

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