Caso Almasri, alla Camera e al Senato l’informativa Nordio-Piantedosi: ok alla diretta tv
I ministri riferiranno sul caso del generale libico rilasciato, vano il pressing su MeloniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si terrà domani alle 12.15 l'informativa alla Camera dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso del rilascio del generale libico Almasri. È quanto emerso dalla riunione dei capigruppo, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari. Alle 15 la stessa informativa ci sarà al Senato.
Ci sarà anche, dopo un iniziale diniego, la diretta televisiva richiesta dalle opposizioni, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama.
«Sul caso Almasri la maggioranza e il governo in questi giorni hanno richiamato tutti con forza al recupero del primato della politica contro presunte ingerenze della magistratura, ora finalmente arriva la disponibilità del governo a informare il Parlamento ma la presidente Meloni si sottrae e la maggioranza si oppone a trasmettere in diretta televisiva l'informativa del governo – accusa il segretario di Più Europa Riccardo Magi – Tutto ciò è grave e assurdo, impedire ai cittadini di ascoltare in diretta la versione del governo. Evidentemente non ne sono convinti neanche loro o intendono avvalersi della facoltà di non rispondere in barba al primato della politica?».
Da giorni le opposizioni stanno ingaggiando una dura battaglia parlamentare perché sia Giorgia Meloni a riferire sul caso. Ieri in un'Aula semideserta, come spesso accade di lunedì, Giuseppe Conte è stato il primo, seguito da tutti i gruppi, a rilanciare il pressing su Meloni, mentre i deputati del M5s davano il via a una mini-maratona oratoria, prendendo la parola in 36 nella discussione sul decreto cultura ma sollevando il tema della scarcerazione del libico e del suo rimpatrio su un volo di Stato.
All'insegna del sarcasmo l'affondo di Matteo Renzi. «Le opposizioni unite chiedono che il governo riferisca sulla vicenda Almasri - ha notato il leader di Iv -. Meloni non c'è, Nordio non c'è, Piantedosi non c'è. Saranno tutti a Roccaraso». «Il governo decide chi va a riferire in nome è per conto dell'esecutivo - la puntualizzazione del vicepremier Antonio Tajani -, non è che decide l'opposizione chi deve andare».
Sulla vicenda non è stato apposto il segreto di Stato e non inciderebbe nemmeno il segreto istruttorio, in quanto la Procura di Roma, secondo la legge, ha omesso ogni indagine inviando gli atti al Tribunale dei ministri. Da quello che filtra, nella posizione che il governo esporrà, non mancheranno riferimenti al mandato d'arresto della Corte penale internazionale sul Almasri, documenti già criticati da vari ministri nei giorni scorsi per la tempistica e gli "errori" contenuti.
(Unioneonline)