«Io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo, all’estero non è la stessa cosa. Quello che sta succedendo è un danno alla nazione e alle sue opportunità, questo mi manda ai matti».

Così Giorgia Meloni, intervenendo all’evento La Ripartenza, organizzato a Milano dal giornalista Nicola Porro, torna sull’inchiesta relativa alla liberazione del generale e torturatore libico Almasri. La premier, con i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano, è indagata per peculato e favoreggiamento. «Atto dovuto», hanno precisato i pm che hanno trasmesso il fascicolo al Tribunale dei Ministri.

«Non intendo mollare di un millimetro finché gli italiani sono con me», ha aggiunto Meloni, rivolgendosi poi ai giudici. «Se alcuni vogliono governare, si candidano e governano. L’unica cosa che non si può fare è che loro governano e io vado alle elezioni. Noi abbiamo scelto di scrivere un’altra storia, di rispetto dei ruoli e credibilità. Forse per questo non siamo graditi».

Non è «né preoccupata né demoralizzata» Giorgia Meloni. «Quando ho accettato di guidare la nazione sapevo esattamente a cosa sarei andata incontro».

(Unioneonline/L)

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