"Io non avrei detto quelle cose, non avrei usato quelle parole, ma non mi far esporre".

Lo ha detto Rocco Casalino commentando il caso di Ciro Grillo, accusato insieme ad alcuni amici di aver stuprato una ragazza nella casa in Costa Smeralda, e il video del padre, Beppe, che ha preso le sue difese.

"Sulle donne che durante il processo denunciano e diventano poi imputate? Credo effettivamente che ci sia una visione maschilista che va superata. La colpevolizzazione della vittima è un errore", afferma ancora il responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle prima, e dell'ex premier Conte dopo.

Casalino ha parlato anche del ruolo di Giulia Bongiorno: "Io il dubbio me lo porrei, se sei avvocato di un partito mi sembra un intreccio che forse andrebbe evitato". 

Ha espresso innanzitutto la "massima comprensione per il dolore di un padre che sta vivendo sicuramente una situazione difficile" e ha affermato di non credere nel fatto che l'intento del video fosse di fare alcuna pressione o anche che possa essere il frutto di pressioni ricevute.

"Credo che le ragioni siano da comprendere nell'istinto naturale di un padre nel voler proteggere il proprio figlio, non credo in nessun'altra dietrologia insomma… Quello che ho visto io è la reazione soprattutto di un padre, perché sono convinto che lui oggi non userebbe le stesse parole, nel senso che è stato, istintivo, era molto di pancia secondo me quel video, no?", ha chiesto.

Quanto al Movimento, "ha preso una posizione chiara. Differenziandosi dalle esternazioni di Grillo, specialmente sul tema delle donne, anche sul tema della giustizia, sull'indipendenza della Magistratura", ha concluso Casalino.

(Unioneonline/F)

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