"No, non ho firmato".

Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte a San Nicandro Garganico (Foggia), rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se avesse sottoscritto il referendum sulla cannabis legale, che ieri ha raggiunto quota 500mila firme, cifra limite che permetterà al quesito di essere sottoposto al voto dei cittadini nella primavera del 2022

L’ex premier, che si trova nel Comune pugliese per sostenere il candidato sindaco Matteo Vocale, ha parlato anche di politica nazionale. 

"Non è all'ordine del giorno la mia candidatura a premier, né la candidatura di qualche altro a premier. Abbiamo un governo, dobbiamo lavorare responsabilmente per affrontare al meglio questa fase della vita politica economica e istituzionale del Paese", ha dichiarato, parlando di un possibile futuro incontro con il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, e del futuro dell’alleanza.

"Abbiamo un premier che si chiama Mario Draghi - ha aggiunto -. Lo sosteniamo, diamo un contributo come M5S molto incisivo, con grande senso di responsabilità, molto leale perché, ovviamente, il governo possa adottare le migliori misure nell'interesse dei cittadini".

Ha poi lanciato un attacco contro il Carroccio: "Auspichiamo che la Lega su vari passaggi sia pienamente e diventi pienamente consapevole di avere una responsabilità di governo", ha spiegato, criticando il partito guidato da Matteo Salvini, "lasciamo perdere qualche percentuale di consenso, ogni tanto arrivano sondaggi che suggestionano i leader di partito. Il problema vero è che anche in questa fase di governo noi stiamo lavorando con la Lega, però la Lega deve essere anche conseguente. Quando si assume una responsabilità di governo, è evidente che bisogna lavorare nell'interesse, non di bottega, non di un tornaconto personale di partito, ma del Paese". 

(Unioneonline/F)

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