A una settimana precisa dal lancio, la raccolta firme per il Referendum sulla cannabis legale ha già raggiunto la fatidica quota 500mila, cifra limite che permetterà al quesito di essere sottoposto al voto dei cittadini nella primavera del 2022.

E c’è tempo fino al 30 settembre per rimpinguare il numero e mettersi al sicuro da eventuali firme che potrebbero essere invalidate dalla Cassazione. Si tratta della prima raccolta firme italiana che si è tenuta interamente online sul sito referendumcannabis.it.

L’iniziativa è promossa dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone e dai partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani. 

E’ un risultato “straordinario ma non sorprendente”, sottolineano gli organizzatori, “da tempo occorreva un intervento sul tema della cannabis e con la firma digitale in pochi giorni il tema è esploso”.

E mentre alcuni, su tutti Pippo Civati, sottolineano il “silenzio assordante” del Pd sul tema, Emma Bonino parla di una “giornata straordinaria, non solo per i promotori ma anche per i cittadini”.

Su tutte le furie Maurizio Gasparri: "Non saranno 500mila firme a fermare la nostra battaglia per la vita e contro la droga libera. La stragrande maggioranza degli italiani conosce bene i rischi che si corrono e non appoggeranno mai un folle referendum. Su questioni che riguardano la salute fisica e mentale bisogna essere inflessibili sempre, non avere alcun tipo di tentennamento. Faremo parlare chi è uscito dal gorgo della droga, madri e padri che hanno vissuto il dramma di figli persi”.

(Unioneonline/L)

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