Il travaglio giudiziario dei 5Stelle non si arresta. Oggi il Tribunale di Cagliari ha deciso di revocare la nomina di curatore speciale all’avvocato Silvio Demurtas e di affidare l’incarico a un altro legale cagliaritano, Gianluigi Perra, che subentra al collega nell’incarico di rappresentare il Movimento nella causa che, nel capoluogo sardo, li contrappone alla consigliera regionale e avvocato Carla Cuccu, espulsa per volontà dei vertici nazionali e reintegrata cautelativamente nel partito per via giudiziaria in attesa del giudizio di merito previsto a luglio.

La decisione è arrivata dopo un’iniziativa di Demurtas ritenuta non pertinente al suo momentaneo ruolo. Il Tribunale parla di «travisamento dei principi che regolano l’istituto» e di un «esercizio di poteri che vanno ben oltre quelli previsti dalla norma e dal decreto di nomina» a curatore speciale» con «un evidente pregiudizio per l’interesse del rappresentato».

L’avvocato il 17 maggio ha chiesto al Tribunale di «ordinare» all’Associazione Rousseau nella persona del legale rappresentante “pro tempore” Davide Casaleggio, la «consegna immediata» di «tutti gli atti, elenchi e documenti afferenti al Movimento» detenuti «ormai senza titolo» e «quindi illegittimamente», compreso «l’elenco degli iscritti al Mov5Stelle». Quindi anche «le chiavi d’accesso al sistema». Una domanda presentata con la convinzione che «il curatore speciale» rappresenti «una piena ed effettiva rappresentanza ex lege della persona (fisica o giuridica) nel cui interesse il primo sia stato nominato» e che abbia «non solo il diritto ma anche il dovere di compiere tutti gli atti che siano di precipuo interesse del rappresentato». Il Movimento5Stelle ha «necessità di indire elezioni» che «per statuto devono esser effettuate tramite l’Associazione Rousseau e sulla sua cosiddetta Piattaforma», e del resto l’associazione «detiene tutti gli atti, i documenti e gli elenchi degli iscritti senza i quali non è possibile nemmeno indire regolari elezioni». Per questo Demurtas ha chiesto all’Associazione la «consegna urgente, entro giorni due», di atti, elenchi e documenti: richiesta legata alla nomina di curatore speciale che, risalente al 24 febbraio scorso, non prevedeva a suo dire «alcuna limitazione». Del resto «la non disponibilità del materiale impedisce anche l’attività politica, operativa ed amministrativa del Movimento5Stelle». 

Ma il giudice Ignazio Tamponi ha ritenuto che il presupposto alla base della richiesta dell’avvocato sia «contrario» all’articolo 78 del codice di procedura civile «e alla funzione riconosciuta a tale istituto». La nomina del curatore speciale è «unicamente volta ad assicurare la rappresentanza processuale al soggetto che ne sia privo o al rappresentato che sia in conflitto d’interessi con il rappresentante; la sua funzione è strumentale rispetto al singolo processo», in questo caso quello che riguarda l’espulsione della consigliera regionale Carla Cuccu; «il curatore speciale non può assumere i poteri sostanziali spettanti al legale rappresentante dell’ente ma può esercitare unicamente l’attività di natura processuale richiesta con la nomina». Dunque «l’attività demandata all’avvocato Silvio Demurtas con la nomina a curatore speciale è limitata alla rappresentanza dell’Associazione nel procedimento di impugnazione della delibera di esclusione dell’associata Carla Cuccu» e la richiesta presentata dal legale «esula dai suoi poteri».

Quindi: domanda respinta e revoca dall’incarico dell’avvocato Demurtas, sostituito da Gianluigi Perra.
 

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