Le parole di Silvio Berlusconi a Porta a Porta sono diventate un caso. Il leader di Forza Italia, intervenuto ieri sera nel salotto di Bruno Vespa, ha parlato della guerra in Ucraina giustificando il comportamento del presidente russo.

Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Dico che è caduto perché si è trattata di una missione delle due repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca e ha parlato con tutti, con giornali, tv e ministri del partito”, ha detto.

Il presidente russo si è trovato dunque sotto pressione perché “sono andati da lui in delegazione dicendo che Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro i filorussi. ‘Siamo arrivati a 16mila morti, difendici perché se non lo fai tu non sappiamo dove potremo arrivate’, gli hanno detto, così Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito e dai suoi ministri ad inventarsi questa operazione speciale”.

Che non è andata come previsto, ha continuato ancora il Cav: “Le truppe dovevano entrare, in una settimana raggiungere Kiev, sostituire il governo di Zelensky con un governo di persone perbene e in una settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista anche perché Kiev poi è stata foraggiata con armi di tutti i tipi dall’Occidente”.

LE REAZIONI

Dichiarazioni che hanno sollevato un vespaio, in Italia e all’estero. “Parole scandalose e gravissime, mi chiedo e chiedo a Meloni se le condivide e se gli italiani possano condividerle”, attacca Enrico Letta. Parole secondo il segretario dem “che fanno piacere a Putin” e sono anche “sconclusionate, perché gli aiuti li ha votati Berlusconi stesso”.

Durissimo Carlo Calenda: “Berlusconi ci ha portato fuori da ogni tipo di alleanza europea ed euro-atlantica, ha parlato come un generale di Putin”. All’attacco anche Luigi Di Maio: “Giorgia Meloni è di fatto commissariata da Salvini e Berlusconi in politica estera”. “Feci bene a lasciare il partito”, è il lapidario commento di Mara Carfagna.

Anche Matteo Salvini è in imbarazzo: “Berlusconi dice che Putin è stato spinto a invadere l’Ucraina e voleva mettere persone perbene a Kiev? Non mi fate interpretare, io dico che faremo di tutto per fermare la guerra quando saremo al governo. Prima il giudizio su Putin era positivo da parte da tutti, ma ora giustificazioni per chi invade non ce ne sono”.

La Commissione Ue si limita a un “no comment” del portavoce di Ursula Von der Leyen, mentre il portavoce Ue per gli Affari esteri, Peter Stano, annuisce sorridendo.

IL CAV AGGIUSTA IL TIRO

Un’ondata di critiche che in mattinata spinge lo stesso Berlusconi a fare marcia indietro: “Bastava vedere tutta l’intervista e non solo una frase estrapolata e sintetica per motivi di tempo per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo. Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. L'aggressione all'Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all'Unione europea e all'Alleanza atlantica”.

(Unioneonline/L)

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