Le accise sui carburanti per ora non scendono, ma il governo è pronto ad intervenire quando ci saranno maggiori incassi dall'Iva.

Lo annuncia Giorgia Meloni, che cerca così di placare le tensioni dopo le misure decise dall’esecutivo, che non ha prorogato il taglio del governo Draghi attirandosi diverse critiche.

Ultime, quelle della categoria dei gestori che proclamano due giornate di sciopero a fine mese contro le misure contenute nell’ultimo decreto e “l’ondata di fango” gettata sulla categoria.

Il governo difende le scelte fatte con il decreto sulla trasparenza dei prezzi, ma è costretto a correre ai ripari, convocando per domani un incontro con il settore: «Domani incontro la categoria e dirò loro che non c'è nessuna volontà di fare scaricabarile», dice la presidente del Consiglio intervenendo in serata al Tg1.

Meloni interviene anche al Tg5 e assicura: «Tutti i nostri interventi sono per calmierare l’inflazione». Poi l’annuncio: «Quello che lo Stato incassa più di Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo della benzina». In sostanza, in caso di aumento del prezzo del greggio e quindi dell'Iva in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato potrà essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa.

Prezzi (QUI quelli nelle diverse zone della Sardegna) osservati speciali dunque, Giorgetti spiega che il governo «monitorerà attentamente» non solo quelli della benzina, ma anche dei beni di largo consumo.

(Unioneonline/L)

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