Le lottizzazioni sono abbandonate, senza uffici postali né bancomat. Come affronterete il problema?

Piga: «L’Amministrazione uscente in quelle zone ha fatto tanto. A Su Loi abbiamo recuperato casa Spadaccino, col museo della laguna. Apriremo un ufficio comunale nello stesso immobile, ci sarà l’anagrafe per garantire soprattutto agli anziani. Continueremo con la riqualificazione, dichiarando guerra alle tante discariche a cielo aperto, elimineremo le barriere tra le lottizzazioni. Chiunque oggi prometta “porterò questo, porterò quello” prende in giro i cittadini. L’unica possibilità di intervento è mediare con i manager delle aziende che possono offrire i servizi. Chiederemo al Banco di Sardegna – che gestisce la tesoreria comunale - di installare un bancomat in ogni lottizzazione».

Garau: «A Sa perda ‘e su gattu non ci sono fogne e strade. Una famiglia con un disabile non può far arrivare l’ambulanza e l’Amministrazione uscente non ha risolto il problema. C’è stata una disattenzione grave. In molte zone non ci sono sistemi di deflusso delle acque piovane, la situazione è drammatica. Mi è bastato girare un mese per capire che mancano i servizi essenziali. L’ufficio distaccato a casa Spadaccino è già stato un fallimento: si vuole ricadere nello stesso errore? Bisogna creare una vita sociale e un gruppo di lavoro interno che si occupi di trovare soluzioni e risorse finanziarie».

Soluzioni ai frequenti allagamenti delle lottizzazioni sulla costa?

Piga: «L’Amministrazione ha cercato di risolvere il problema, ovviamente il progetto è stato redatto dai tecnici. Chiederemo una revisione delle linee, senza andare contro nessuno ma al fine di risolvere il problema. Se qualcosa non ha funzionato i tecnici dovranno capire perché. Chiederemo all’Anas di intervenire sulla 195: la messa in sicurezza della strada ha creato problemi. Il piano di utilizzo del litorale prevede la realizzazione del lungomare e lo faremo».

Garau: «I pennelli a mare funzionano in tutto il mondo tranne Capoterra: c’è un’inchiesta della magistratura che farà luce su eventuali errori. Una volta risolti i problemi – compresi quelli legati agli scarichi in mare delle fogne - creeremo la passeggiata sul lungomare».

Rischio idrogeologico in città: progetti e tempi?

Piga: «La nota dolente sono i rii: dobbiamo continuare a lavorare nella direzione presa monitorando permanentemente gli Enti che devono tenere in ordine gli alvei. Lo faremo con un piano di protezione civile permanentemente aggiornato per intervenire tempestivamente sulle criticità».

Garau: «Sogno di non associare più Capoterra al rischio idrogeologico. Dobbiamo far sentire sicuri i nostri concittadini. Per anni sono rimasti tre scooter nel canale di Santa Rosa, colpa delle manutenzioni mai fatte: è un esempio di incuria uguale a tanti altri. Ecco, i controlli devono essere regolari e continui così da non aver paura di ogni tuono».

Maddalena spiaggia: cambierà la gestione delle strade comunali?

Piga: «Abbiamo intenzione di ripulire tutta l’area del canneto per realizzare parcheggi e creare un parco. Così sia i bagnanti sia i condomini potranno godersi lo spazio».

Garau: «Si è creata una situazione curiosa con gli amministratori del condominio di Maddalena spiaggia. Bisogna ripartire dal dialogo, nel rispetto delle parti e dei ruoli. I problemi inascoltati diventano insormontabili».

C’era proprio bisogno del guerriero nuragico in una rotonda spartitraffico?

Piga: «È stata fatta una bagarre per un’opera d’arte firmata da nostri concittadini e inserita in progetto largamente condiviso. Le critiche gratuite hanno promosso e veicolato la scultura attraverso i media di massa, e viralizzato l'operazione, questo ha ulteriormente capitalizzato simbolicamente il lavoro fatto fin ora. A breve collocheremo anche le altre quattro. Siamo aperti ad ogni forma d’arte e a tutti gli artisti».

Garau: «I turisti che vengono a Capoterra per le statue dei guerrieri nuragici li vorrei proprio vedere. Non critico gli artisti che hanno fatto le opere, ma quelle statue non appartengono alla nostra cultura, alla nostra storia, sono fuori contesto. Avrei preferito la ricerca di una maggiore partecipazione sulla scelta da parte della cittadinanza».

Modificherete il piano urbanistico comunale? Le zone F?

Piga: «Il piano mancava da 50 anni, l’amministrazione si è presa la briga di farlo: ora ci sono regole certe. È vero, ci sono lacci e laccetti per evitare che sia saccheggiato un territorio che purtroppo spesso è stato oggetto una urbanizzazione selvaggia. Le zone F non sono state istituite perché prima dobbiamo avere un’idea chiara del tipo di turismo che vogliamo».

Garau: «Ho una visione totalmente diversa da quello varato nel 2016. Che vocazione avrà la cittadina? Il puc non fa chiarezza, troppi ostacoli frenano l’economia. Sarà uno dei punti qualificanti sui quali immediatamente lavorare con l’intera maggioranza».

Autorizzerete il nuovo centro commerciale nei terreni della ex cantina sociale di Monserrato?

Piga: «Se le norme lo consentono sarà approvato, dopo le opportune verifiche».

Garau: «Non ho alcun imbarazzo a dire che ho partecipato alla progettazione nella veste di professionista. L’iniziativa privata se è lecita non deve spaventare e deve essere autorizzata. Non possiamo frenare progetti leciti».

Ambiente, come risolvere il problema dell’aria che ammorba la città?

Piga: «Il problema della puzza lo abbiamo risolto con l’appalto da 25 milioni del Tecnocasic. È già partito l’appalto. Solleciteremo l’inizio dei lavori».

Garau: «Propongo l’istituzione del registro tumori per capire gli effetti di quest’aria fetida e mi impegnerò per un intervento risolutivo».

Disoccupazione: cosa farete?

Piga: «Vogliamo organizzare corsi professionali per immettere direttamente nel mondo del lavoro i nostri giovani. Da questa settimana a Casa Spadaccino ce n’è uno per videomaker, punteremo anche su una scuola d’arte».

Garau: «Abbiamo difficoltà ad attrarre investimenti, basta dire che l’area artigianale è nata in una zona con vincoli archeologico e paesaggistico. E poi i terreni hanno prezzi alti. Comunque, il lavoro non lo crea il Comune, semmai bisogna accompagnare le imprese verso gli investimenti. Bisogna anche intervenire per ridurre l’altissima dispersione scolastica».

Una settimana fa due cani lasciati liberi hanno quasi ucciso un uomo: soluzione al randagismo?

Piga: «Potenziamo ciò che è già stato fatto, cioè sterilizzazione e microchippatura. Aiutiamo le associazioni che se ne occupano. Il canile comunale? Non mi sembra la soluzione. Bisogna creare invece delle aree verdi dedicate ai cani e un regolamento con sanzioni previste per chi non lo rispetta».

Garau: «Quello che è accaduto a Su Loi è un incidente ma il problema esiste, le associazioni che si occupano degli animali sono alla fame. Faremo una spiaggia per cani e una grande opera di sensibilizzazione alla microchippatura e alla sterilizzazione, poi aprirò il Municipio alle associazioni. Il canile? Sono favorevole».

Vi accusano di combattere una battaglia per conto di altri: Piga per il sindaco uscente Dessì, Garau per il presidente della Regione Christian Solinas.

Piga: «Sono felice che la coalizione civica di centrosinistra abbia scelto un giovane che ha esperienza. Il fatto che ci sia l’ex sindaco candidato è corretto, avrà il suo ruolo, ma attribuire un padrino mi sembra una scelta figlia della vecchia politica. Semplicemente non vogliamo che la politica cittadina sia decisa da forze estranee alla città».

Garau: «La coalizione di centrodestra ha ascoltato la gente e ha trovato in me il candidato giusto per portare avanti questo progetto. Io mi sono candidato per essere il sindaco del dialogo e della svolta».

Perché dovrebbero votare lei e non il suo avversario?

Piga: «Perché credo nel rinnovamento, nei giovani, nella squadra e perché dobbiamo guardare al futuro con fiducia e competenza».

Garau: «Perché rappresento l’unico vero cambiamento possibile».

Paolo Carta

Paolo Paolini

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