È i l 2001 quando la cantante Marisa Sannia viene intervistata da Iva Zanicchi durante il programma “Sembra Ieri” in una delle sue rarissime apparizioni televisive.

Che emozione fu, per noi telespettatori, vederla lì e ripercorrere con lei le tappe del suo meritato successo.

“È rimasta tale e quale com'era trent'anni fa! Giuro! Marisa, sei bellissima! Guardatela: e, che fisico! Ha ancora l'aria da ragazzina. È un miracolo della natura”! Questa la sfilza di complimenti con cui la Zanicchi accolse in scena la Sannia.

«Mia madre viveva nella speranza di vedermi un po' più grassa», precisò con un briciolo di imbarazzo la cantante nata a Iglesias, ma cagliaritana d'adozione.

Marisa Sannia, scoperta da Sergio Endrigo, brucia le tappe. Poco dopo il suo esordio si classifica seconda al Festival di Sanremo, in coppia con Ornella Vanoni, cantando “Casa Bianca”.

Non se lo aspettava. Tanto che, dopo essersi esibita, rientrò in albergo e si cambiò per la notte. Mike Bongiorno raccontò in un'intervista che fu complicato riportarla sul palco del Teatro Ariston, in tempo per la premiazione.

Lei, così poliedrica: cestista per la nazionale di pallacanestro, fotomodella, cantante - innamorata della sua Sardegna, tanto da musicare alcune poesia in lingua sarda e trasformarle in canzoni - e perfino attrice, insieme a Giancarlo Giannini, nel film “Stasera mi butto”: ma poco incline alla notorietà.

Non a caso la Zanicchi le chiese: «Ti si vedeva poco. Questa tua discrezione ti ha danneggiato»?

«Non credo: ci sono scelte che nella vita uno deve fare. Io ho fatto quella meno appariscente ma per me più importante come donna», rispose.

Sarebbe morta otto anni più tardi, stroncata da un male improvviso. Le sue canzoni, però, continuano a emozionare. Su Youtube certi suoi video sfiorano i tre milioni di visualizzazioni e la presenza su Spotify rende le sue canzoni facilmente accessibili online, con poca spesa e in ottima qualità audio, anche alle nuove generazioni.
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