N el giorno di un tristissimo Natale, proprio mentre il primo carico di vaccini destinati all'Italia varcava i confini del Brennero, due popolari personaggi, Heather Parisi e Beppe Grillo, hanno voluto dire la loro sull'argomento.

«So che sarò attaccata per questo, ma io e la mia famiglia non ci vaccineremo», ha proclamato l'ex soubrette. «I vaccini io li sto aspettando, li sto aspettando tutti - ha invece ironizzato il comico - li vorrò fare tutti insieme in un'unica siringata. Comincerò con lo Sputnik 5 russo che dà questa leggera controindicazione di una leggera fosforescenza ai polpastrelli che verrà eliminata dal vaccino cinese che, in controtendenza, darà luccichio giallognolo al palmo della mano; poi verranno coperti dai vaccini americani e inglesi. In ultimo quello italiano che amalgamerà tutto l'insieme, quindi io sarò immune e vi consiglio di fare altrettanto fino al Covid 2045».

Demenziale ma perlomeno sincera la cantante, che qualcuno forse ricorderà per brani d'alto contenuto come “Cicale” e “Disco bambina”. Ambiguo come sempre il garante dei 5 stelle. Voleva far ridere? Non c'è riuscito. Voleva davvero sponsorizzare a modo suo la campagna di vaccinazione? Con alle spalle un passato da convintissimo no vax risulta poco credibile.

Consoliamoci con le parole sagge di Papa Francesco: «Il vaccino è luce di speranza se è disponibile per tutti». Questo è il vero augurio, le facezie idiote lasciamole dire a un guitto convertito alla politica.
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