S ardegna Arena, è il minuto numero 24 della ripresa. Nahitan Nandez, in questo momento uno dei più forti tuttocampisti del campionato, ha appena spaccato la partita in due, da una parte il Cagliari e dall'altra una Samp in ginocchio. Un gol (di rara bellezza) che arriva dopo una partita di qualità, quantità, energia e presenza. Nandez è l'uomo che più ha fatto penare la società, l'anno scorso, ma adesso sta restituendo - con enormi interessi - tutta la fatica spesa per inseguirlo, acquistarlo, trattenerlo, tra una causa e un malinteso. La regìa di SkySport inquadra Tommaso Giulini, il suo amuleto allacciato alla mano destra, il pugno contratto, un gesto di giubilo gridato in silenzio. Sono due, forse tre secondi, dentro i quali ci sono un progetto, un'idea, una scommessa, la sensazione di paura che svanisce, la certezza che saranno quindici giorni con pochissime nubi e il cielo azzurro, anzi rossoblù, fino alla sfida con la Juventus. Save the date: sabato 21 novembre, ore 20,45. Esultanza soffocata, ma visibile. Perché la seconda rete del Leon mette in ghiaccio la sfida e consegna al campionato una squadra realmente figlia del piano tattico di un allenatore al quale il presidente si sta affezionando, non solo per affinità caratteriali. Chi ha incontrato un entusiasta, ma anche timido Giulini, nell'aprile 2014, intenzionato ad acquistare il club, ricorda quale dogma avesse in mente, sempre e solo quello: porterò Zeman, l'unico che sa insegnare calcio. Come andò lo sappiamo, lui riuscì a comprare il Cagliari mentre la seconda parte del piano non fu un successo. (...)

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