I l Cagliari fornisce alla Nazionale italiana tre giocatori. Un quarto è il perno della difesa della rappresentativa Under 21. Per una provinciale, seppure speciale, è un risultato straordinario. E non finisce qui, perché sabato sera, davanti a 73 mila spettatori, nel salotto buono del calcio italiano, Nico Barella ha stupito ancora. Titolare inamovibile, con il “suo” numero sulla schiena (segnale di quanto conti già nel clan azzurro), si è preso la sua casella e ci vorrà una ruspa per spostarlo da lì, in mezzo al campo, fluttuante sulla destra, a dare qualità e quantità al calcio di casa nostra. L'Italia di Roberto Mancini non ha centrato il risultato che si aspettava, ma aver visto quella qualità e quell'energia, per almeno 60 minuti, fa capire che la strada è giusta, facce comprese.

Tuttavia, è emerso un problema non da poco, che conoscevamo e che soprattutto il selezionatore ha capito da subito. Manca un finalizzatore, alla Nazionale, in mezzo a tanti palleggiatori di elevato spessore non troviamo uno che - in soldoni - la butti dentro. Nonostante il campionato proponga gente come Chiesa, Immobile e lo stesso Insigne, contro il Portogallo sono arrivati invitanti palloni al centro dell'area senza che una testa benedetta provasse a spingerli in porta.

Caro Mancini, hai chiamato anche Leonardo Pavoletti fra gli eletti azzurri, hai deciso che questo autunno diventasse per lui ancora più prezioso, dopo i sei gol in campionato e quello più bello, Giorgio, da tenere sul cuore. Domani sera, in Belgio, la Nazionale affronta (...)

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