C olpo su colpo. Stasera c'è Cagliari-Torino e l'allenatore dei rossoblù ha in mente un'idea meravigliosa. Alza l'asticella, vuole - pretende - i tre punti e non importa per gli assenti, per chi ci sarebbe potuto essere e non ci sarà, perché «il Cagliari ribatterà colpo su colpo», sottolinea Maran. Torna il campionato di calcio anche a queste latitudini, signore e signori, e la squadra dei sardi ha un'occasione di platino, quella di agganciare (con i 3 punti, sia chiaro) proprio il Toro a quota 17, in quella zona della classifica dove si vive bene e magari si può anche lecitamente sognare.

Provarci, dunque, in una serata dove farà freddo ma l'Arena sarà caldissima, praticamente senza un posto libero. Provarci perché - lo ripetiamo da settimane - sembra la stagione giusta per farlo, cercando di cominciare bene in questo mese dove si giocherà spesso. Il pubblico di Cagliari riabbraccia Barella, uno che si è preso l'Italia dei grandi e non sembra avere intenzione di mollare quella maglia numero 18. Ma la gente dell'Arena ritrova anche gli altri azzurri, da Cragno - che confronto con Sirigu - a Pavoletti, a loro e al resto del gruppo questa città chiede il salto. Non solo di qualità, perché svegliarsi domani mattina con un'altra classifica, lasciando la terra di mezzo, sarebbe un altro vivere. Fra tutte le gare di questa stagione, quella di stasera diventa la più importante: perché può certificare che il Cagliari nato ad Aritzo a metà luglio è un progetto vincente, numeri alla mano (...).

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